Incertezze

Autostrade, i cantieri per le barriere antirumore finiranno (forse) nel 2024: priorità su Palmaro e Bolzaneto fotogallery

Dopo le prime rimozioni del 2019, a seguito delle inchieste della magistratura, ci vorranno ancora anni per il ritorno alla normalità

Genova. Una road map vera e propria non c’è, ma ci sono alcune stime che parlano abbastanza chiaro: i lavori per la sistemazione delle nuova barriere antirumore lunghe le carreggiate delle autostrade genovesi non termineranno prima del 2024 e saranno eseguiti secondo una scala di priorità legate ai (tanti) disagi denunciati in questi mesi dai cittadini.

Questo l’esito dell’incontro avvenuto questo mattina tra i vertici e responsabili del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, assessori e consiglieri del Comune di Genova e i residenti dei quartieri attraversati dalle tratte urbane di A7, A10 e A12. E se oggi i lavori sono in corso a Rivarolo, a chiudere questa grande stagione di interventi sarà la A12, che vedrà per ultima la fine dei cantieri. In mezzo i tratti della A10 di Palmaro e a Bolzaneto della A7, la cui progettazione dovrebbe terminare entro i primi mesi del 2022. Progettazione che, come ricordato dai vertici genovesi di Aspi, sarebbe legata a diversi passaggi burocratici autorizzativi (tra Genova e Roma) che ne rallentano di fatto la genesi.

La riunione di oggi, organizzata dal Comune di Genova su richiesta dei cittadini segue le proteste che in questi mesi anche Genova24 ha raccolto dai vari quartieri interessati, come Rivarolo, Bolzaneto e Palmaro, dove la rimozione delle barriere, iniziata nel 2019 a seguito dell’inchiesta della magistratura genovese sulla irregolarità (e pericolosità) dei dispositivi installati da Aspi, sta creando forti disagi per migliaia di famiglie in alcuni casi quindi da almeno due anni.

Anni in cui i disagi sono diventati sempre meno sopportabili, tra rumore smog e valori immobiliari in picchiata: “Siamo contenti che nei prossimi mesi si inizierà la progettazione delle tratte della A7 – ci racconta una residente di Bolzaneto – ma se tutto va bene saremo stati esposti a tutto ciò per almeno quattro lunghissimi anni. Come mai si è arrivati a queste lungaggini? Una delle richieste che abbiamo sempre fatto è stata quella di aver tempi certi, cosa che anche oggi non abbiamo”.

L’inchiesta che ha portato alla rimozione della barriere e quindi ai disagi attuali è iniziata a fine 2019, quando sulla A12 si staccarono alcuni pannelli poi scopertisi non a norma e a rischio distacco a causa del vento. Da quel momento furono rimossi nel giro di poche settimane circa 500 chilometri di barriere da tutte tratte del paese gestite da Aspi. Nei fascicoli della magistratura genovese sono finiti diversi amministratori e vertici dell’azienda.

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