Trasporto pubblico

Assi di forza, i lavori dovranno finire nel 2026. E arrivano i soldi per la metropolitana a Corvetto

I primi 173,7 milioni arriveranno dal Pnrr, il ministero: "Bus elettrici solo in Valbisagno". Per la nuova stazione 43,8 milioni, ma sparisce il tunnel per via San Vincenzo

Generico novembre 2021

Genova. In arrivo al Comune di Genova oltre 215 milioni per il trasporto pubblico di cui 43,8 per il completamento della stazione della metropolitana di Corvetto e 173,7 come parte integrante del progetto dei quattro assi di forza che dovrebbe vedere, salvo ulteriori cambi di rotta, un mix tra filobus di ultima generazione e autobus elettrici. A comunicarlo è il deputato della Lega Edoardo Rixi annunciando il via libera al riparto tra le Regioni di 3,6 miliardi di euro per attuare il Pnrr.

Il progetto degli assi di forza, che ammonta in totale a 471 milioni di euro, in realtà era già interamente finanziato dal ministero e la decisione di inserirlo almeno in parte tra gli interventi coperti dal recovery fund, liberando le corrispondenti risorse per altri bandi governativi, risale agli scorsi mesi. Questo però ha un importante significato a livello pratico perché l’opera, per rispettare i vincoli imposti dal piano europeo, dovrà essere necessariamente terminata entro il 2026 ed entro il 2023 il Comune dovrà assumere obbligazioni giuridicamente vincolanti.

Quella approvata dalla conferenza unificata Stato-Regioni, insomma, è una distribuzione “tecnica” che certifica che questi soldi saranno subito disponibili per Genova all’interno del Pnrr. “Un obiettivo raggiunto anche grazie all’impegno del viceministro al Mims Alessandro Morelli nell’ambito del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. Un risultato concreto della Lega al governo per migliorare il trasporto rapido di massa”, commenta Rixi. Il resto della cifra necessaria, quasi 298 milioni, sarà coperta con altre risorse statali, probabilmente all’interno del Fondo investimenti. E in ogni caso il finanziamento integrale del sistema dei quattro assi, comprensivo di nuove rimesse e riqualificazioni stradali, non viene messo in dubbio dal ministero.

La vera novità, in effetti, è la somma deliberata per la nuova stazione della metropolitana sotto piazza Corvetto. Il completamento della fermata, già scavata lungo la linea ma mai attivata, era stato approvato dal Cipe nel 2011 ma poi si era perso nelle graduatorie in attesa di nuovi finanziamenti. Il Comune a gennaio aveva partecipato alla nuova call del ministero chiedendo tra le altre cose anche 63,41 milioni per questo intervento, cifra che comprendeva però anche il tunnel pedonale per aprire un collegamento con via San Vincenzo (idea di cui avevamo parlato qui). “Se fosse escluso mi dispiacerebbe perché sarebbe stato molto utile – commenta il mobility manager Enrico Musso – ma si può sempre valutare di aggiungerlo in seguito”.

Per quanto riguarda i quattro assi di forza, Bucci dovrà rivedere almeno in parte i suoi piani, come anticipato da Genova24. L’ultimo orientamento del ministero, come confermato ancora oggi da indiscrezioni romane, prospetta una soluzione mista: in Valbisagno verrebbero sdoganati i bus elettrici con tecnologia flash charging, quelli che il sindaco avrebbe voluto per tutta la città, mentre sulle altre tre linee rimarrebbero i filobus in-motion charging che sono comunque in grado di marciare per diversi chilometri sganciati dalla bifilare. Niente cavi nemmeno in Valpolcevera, il cosiddetto “quinto asse”, dove i bus elettrici potrebbero arrivare per altre vie, cioè attraverso un progetto da 19,3 milioni proposto da Iren, con un contributo di 9,4 milioni chiesto al ministero.

D’altra parte le risorse sbloccate nel Pnrr parlano di 40,5 chilometri di rete filoviaria e non di bus elettrici. Il Mims, comunque, sta concludendo le valutazioni sull’intero progetto. I 173,7 milioni in arrivo dal Pnrr potrebbero essere usati proprio per l’asse della Valbisagno, ma la valutazione spetterà al Comune che nelle prossime settimane dovrà bandire la gara per la progettazione esecutiva e l’avvio dei lavori. “Domani sarò a Roma proprio per confrontarmi col Mims – spiega l’assessore alla Mobilità Matteo Campora -. La differenza è che una quota sarà subito disponibile, ma la scelta della tecnologia non ha a che fare col finanziamento”.

Negli scorsi giorni intanto il Comune di Genova ha bandito la prima gara, quella per la progettazione esecutiva e la realizzazione delle nuove rimesse di Staglieno e Gavette, compreso il parcheggio d’interscambio da 647 posti che sorgerà accanto a via Bobbio. Si tratta di un appalto da oltre 67 milioni e il 17 novembre scadranno i termini per la presentazione delle offerte.

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