Genova. “La grave carenza di organico più volte denunciata dalla funzione pubblica Cgil ha determinato ciò che temevamo: la chiusura al pubblico nella giornata di ieri dell’Archivio di Stato di Genova per mancanza del numero minimo di addetti idoneo a garantire la sicurezza degli utenti” così Sara Bazzurro della funzione pubblica Cgil di Genova interviene in merito alla situazione in cui versa attualmente l’Archivio di Stato genovese.
E aggiunge: “A causa delle mancate assunzioni sono rimasti in servizio solo 4 addetti alla vigilanza, di cui uno prossimo al pensionamento, ne servirebbero almeno il triplo per garantire livelli accettabili di erogazione del servizio e di sicurezza per lavoratori e utenti”.
E infine conclude: “Il danno per la città è grave ed evidente e pertanto la Funzione Pubblica chiede al Ministro di agire con urgenza a tutela di cittadini e lavoratori”.
Sul tema anche Forza Italia: “Tre custodi malati bastano per chiudere a Genova le porte dell’Archivio di Stato a studenti e ricercatori. Si tratta di uno spazio che a livello scientifico è tra i primi al mondo nel suo genere, con un fondo notarile tra i più estesi e antichi. Su 29 dipendenti teorici la struttura ne ha solo 10 a servizio. L’emergenza sanitaria ha evidenziato il problema che avevamo già portato alla luce – in tempi non sospetti – con una interrogazione ai ministri Franceschini e Colao. Il prezioso patrimonio dell’Archivio di Genova oggi è quasi inaccessibile, ma il timore è che possa venir meno la manutenzione necessaria per salvaguardare ciò che la comunità scientifica internazionale considera un patrimonio dell’umanità”. Lo dichiarano in una nota i deputati di Forza Italia Roberto Cassinelli e Roberto Bagnasco.