Cosa cambia

Approvato il nuovo piano di dimensionamento scolastico in Liguria, Pd: “Tardivo e pasticciato”

Le due modifiche principali per la città metropolitana di Genova riguardano Chiavari e San Colombano Certenoli

Ilaria Cavo generica

Genova. Con 17 voti a favore (maggioranza) e 11 astenuti è stata approvato oggi il piano di dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa per la stagione 2022/23. Il documento recepisce le proposte delle amministrazioni provinciali di Savona, Imperia e Spezia e della Città metropolitana di Genova.

Per quanto riguarda Genova e città metropolitana, sono due le modifiche principali: vengono accorpati l’istituto tecnico-professionale Caboto e l’istituto tecnico In memoria dei morti per la Patria che danno vita al Nuovo istituto tecnico-professionale di Chiavari, mentre la sezione staccata di San Colombano Certenoli dell’istituto di enogastronomia e ospitalità alberghiera Marco Polo viene annessa all’istituto Marsano. Viene attivato nel Comune di Chiavari un punto di erogazione del servizio del Centro provinciale di Istruzione adulti (Cpia) Levante-Tigullio e vengono istituite nuove scuole dell’infanzia nella frazione di San Lorenzo della Costa (comune di Santa Margherita Ligure) e nel plesso scolastico di Carasco.

Critiche da parte di tutta la minoranza. “Un piano tardivo, pasticciato e senza prospettiva – accusa il capogruppo del Pd Luca Garibaldi – perché  non tiene minimamente in considerazione i fondi che il Pnrr stanzia per la scuola (parliamo di 3 miliardi di euro) e non guarda alle reali esigenze del mondo dell’istruzione in Liguria, dove in alcuni casi si fa lezione in corridoio. Non è stato fatto un ragionamento con Città metropolitana, Province e Comuni. Quello che ci troviamo a votare è un piano ordinario, senza una programmazione, in cui non c’è traccia di una pianificazione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e dei plessi necessari per rispondere ai bisogni di studenti e territorio”.

“Quest’anno, inoltre – proseguono i consiglieri dem annunciando l’astensione – ci saremmo aspettati che il piano di dimensionamento scolastico venisse presentato prima di Orientamenti, per proporre quella che effettivamente sarebbe stata l’offerta formativa del prossimo anno, invece il provvedimento è rimasto fermo per mesi e il rischio è che, come in passato, annunci di nuovi offerte formative non vengano realizzate”.

“Non c’è stata una mancanza di rispetto né per i lavori della Commissione né per i lavori del Consiglio, perché a Orientamenti gli indirizzi che vengono proposti nella parte della nuova offerta formativa non sono stati presentati – ha replicato l’assessora alla Formazione Ilaria Cavo -. Questo provvedimento arriva in aula il 30 di novembre, quindi in maniera totalmente anticipata rispetto al modus operandi, per anni, di questa Regione quando arrivava in aula a fine dicembre”.

“Il piano rispecchia le volontà dei singoli istituti, delle realtà dei singoli Comuni, degli Uffici regionali scolastici e di tutte le componenti che in questo momento hanno dato un parere favorevole, sostanzialmente all’unanimità – ha ribadito Cavo -. Oggi non stiamo parlando di un piano dell’edilizia scolastica, oggi stiamo parlando di un piano del dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa, che non vede penalizzati gli istituti, ma che vede semmai delle proposte nuove e innovative”.

“La nostra amministrazione è particolarmente attenta all’edilizia scolastica – aggiunge l’assessore regionale all’edilizia scolastica Marco Scajola – Dal 2015 abbiamo finanziato oltre 300 interventi per più di 100 milioni di euro. Regione Liguria, inoltre, ha investito in fondi propri per oltre 5 milioni di euro. Garantire scuole sicure e confortevoli a studenti, professori ed operatori scolastici è una priorità della nostra amministrazione. Abbiamo un costante confronto con le amministrazioni locali per contrastare tutte le criticità e condividere un percorso di programmazione ed utilizzare al meglio tutte le risorse”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.