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Aeroporto di Genova, ancora niente Volabus ma i collegamenti tra la città e il Colombo non mancano

Il tema è stato sollevato durante il consiglio comunale. La giunta auspica di ripristinare il servizio, sospeso dal 18 marzo 2020, entro fine anno

volabus amt

Genova. Fino al 18 marzo 2020 per raggiungere l’aeroporto di Genova o lasciarlo in direzione del centro città, si poteva utilizzare il Volabus. Il pullman, con frequenza di 40 minuti, e dal costo di 6 euro a tratta (che comprendevano anche 60 minuti sui mezzi Amt), era stato sospeso pochi giorni dopo il lockdown perché i traffici dello scalo genovese si erano praticamente ridotti a zero per mesi e mesi.

La consigliera comunale della Lega Sonia Paglialunga durante l’ultima seduta di consiglio ha interrogato la giunta sui tempi di ripristino del servizio. “Particolarmente utile perché iniziava alle 5 del mattino e terminava dopo mezzanotte permettendo i collegamenti anche con i primi e gli ultimi voli”. L’assessore alla Mobilità Matteo Campora ha spiegato che in questi mesi mantenere il servizi non sarebbe stato sostenibile da un punto di vista economico, visti i traffici aerei ancora limitati, e che l’amministrazione sta monitorando i numeri dei passeggeri con la direzione dello scalo “con l’auspicio di ripristinare il servizio quanto prima, magari entro la fine dell’anno in corso“.

Una bella notizia secondo la consigliera del Carroccio, mentre il capogruppo Pd Alessandro Terrile vede il bicchiere mezzo vuoto. “Dopo 19 mesi il Volabus resta inattivo, i voli in partenza dal Cristoforo Colombo sono in media 15 al giorno, ma il servizio non è stato ripristinato. Per raggiungere o lasciare l’aeroporto con il mezzo pubblico si può far conto solo su AirLink, l’autobus che fa la spola con la stazione ferroviaria di Sestri Ponente. Da lì bisogna attendere un treno regionale. Un bel biglietto da visita per una città che, a parole, continua a voler puntare sul turismo”.

Ma siamo sicuri che l’alternativa al Volabus sia così disagevole? In realtà il servizio Airlink (operato come il Volabus in appalto dalla ditta di trasporti Dellapenna) ha almeno due punti a favore: intanto il costo, quello di un biglietto dell’autobus (1,50 se non si include il treno, altrimenti 1,60). E poi la frequenza: ogni 15 minuti, contro i 40 del Volabus.

E’ vero, effettua corse solo tra le 6 e le 22 ma copre sostanzialmente tutti i voli. E nelle fasce non coperte esiste un servizio taxi con tariffe tutto sommato non esose, rispetto a quello che sarebbe un collegamento in taxi tra città e aeroporto in qualsiasi altro posto (il Colombo è molto vicino, in termini di chilometri, al centro città).

Infine, Airlink, con il comodo ascensore aperto di recente dalla stazione ferroviaria di Sestri Ponente, consente la doppia possibilità di interscambio: quella con i treni regionali ma anche quella con le altre linee Amt urbane.

Insomma, ben venga il ritorno del Volabus – se ci sarà – ma forse è il momento di sfatare la difficoltà di collegamenti tra l’aeroporto di Genova e il resto della città. Quello che forse andrebbe migliorato, specialmente in ottica turistica, è la comunicazione delle varie opzioni e del sistema di utilizzo dei trasporti cittadini.

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