Genova. Dopo le prime rilevazioni della ripresa della attività in profondità, il cratere di Vulcano, nelle Eolie sale di allerta passando a livello ‘giallo’ e nell’isola scatta la mobilitazione: sull’isola sono arrivati vulcanologi dell’Ingv, della Protezione civile, il sindaco Marco Giorgianni e tecnici della Città Metropolitana di Messina.
Il Dipartimento della Protezione civile nazionale ieri ha reso noto di avere valutato che “le variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico, rilevate nelle ultime settimane dalI’Ingv e dall’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente Cnr-Irea, rendono necessarie alcune misure e iniziative aggiuntive per la gestione del rischio sull’isola”.
Sì perchè l’attività registrata nella parte sommitale del cono vulcanico sono particolarmente intense e secondo gli esperti potrebbero portare ad una nuova eruzione, come non succede da 130 anni. Tra i primi interventi vi sarà una ordinanza sindacale per vietare la scalata sulla cima del cratere che si raggiunge ad una altezza di circa 500 metri, dopo un percorso a piedi di una quarantina di minuti. Iniziati i lavori per rendere operativo lo scalo alternativo di Ponente.
Il Comune ha fatto sistemare le luci e previsti interventi per respingenti e pavimentazione. In piu’ si sta cercando di accelerare l’iter per realizzare i lavori nel porto degli aliscafi di Levante che è ancora out dopo che una nave della Siremar a causa del vento lo danneggiò. E’ prevista una spesa di 2 milioni di euro. Verifiche anche nelle piste eliportuali sia al Piano che a Vulcanello, anche se risultano perfettamente funzionati. Per la giunta Giorgianni uno degli obiettivi primari è far insediare il Coa (Centro operativo avanzato) a Vulcano da parte della Protezione civile, in modo da gestire l’eventuale emergenza direttamente dall’isola eoliana “con le dovute attenzioni e comunicazioni”.
Foto da Wikipedia, autore Brisk g