Genova. Sono diversi i lavori e i cantieri che in questi mesi stanno rimettendo a nuovo uno degli scorci più iconici e famosi di Genova, vale a dire la passeggiata Anita Garibaldi di Nervi, ma su tutti gli interventi il più discusso riguarda sicuramente la sostituzione di alcune targhe toponomastiche con le nuove in plexiglass trasparente.
Le proteste dei cittadini, infatti, non si sono fatte attendere, e a poche ore dall’installazione delle nuove targhe, erano già roventi e virali, con post e commenti su diversi gruppo social della città, su tutti il consueto “Genova, contro il degrado”. Diverse anche le segnalazioni arrivate alla redazione di Genova24, che si è quindi attivata per approfondire la questione.
“L’installazione è stata fatta sicuramente entro le prescrizioni della Soprintendenza – assicura il vicesindaco Massimo Nicolò raggiunto al telefono – ed è stato rispettato il regolamento, antecedente a questa giunta, che prevede la scelta di questo materiale fuori dal centro storico dove sia contestualmente più appropriato. In questo caso, vista la vicinanza con il mare, il plexiglass è maggiormente resistente, rispetto al marmo ma decisamente più delicato”.
Ma non solo: “Il marmo è sicuramente più tradizionale, e certamente il plexiglass può dare un’impressione spiazzante. Ma siamo pronti ad ascoltare ogni tipo di critica costruttiva e non abbiamo nessuna preclusione per nuovi interventi”. Interventi che potrebbero portare alla sostituzione del plexiglass della discordia? “Si, siamo pronti a nuove valutazioni, e se per i cittadini la soluzione è largamente non apprezzata allora siamo pronto anche al passo indietro”.