Genova. Sciopero confermato dal sindacato Usb del porto di Genova anche per la giornata di domani ma nessun blocco ai varchi. E’ quanto ha deciso il sindacato di base al termine di una giornata di confronto prima in Prefettura e poi con i delegati.
L’incontro in Prefettura aveva fatto intravedere uno spiraglio circa la possibilità di riaprire il dialogo con le aziende del porto per ottenere hub per i tamponi nei principali accessi a orari compatibili con i turni di lavoro ma “l’autorità portuale non ha dato risposta alla richiesta di proseguire il percorso” ha spiegato il coordinatore regionale di Usb Maurizio Rimassa.
Nell’ incontro con i delegati il sindacato ha così deciso di proseguire la mobilitazione ma senza i blocchi ai varchi: il sindacato dà appuntamento ai lavoratori domani alle 9.30 davanti alle sede dell’autorità portuale.
Eppure il prefetto Renato Franceschelli aveva proposto una mediazione impegnandosi a convocare tutte le aziende del porto a un tavolo la prossima settimana, ma lo stop di autorità portuale ha portato a uno stallo e poi alla rottura.
Per Usb infatti il fatto che il 95% delle aziende del porto oggi si sia accollata il costo dei tamponi per i dipendenti non vaccinata non elimina situazioni assurde “come quella di Stazioni marittime che ha una sua farmacia interna che fa convenzioni ma non per i dipendenti di Stazioni marittime – spiega José Nivoi, – o come quella della stessa Culmv che fa pagare ai lavoratori un prezzo calmierato di 6 euro per i tamponi e poi dà alla Asl3 gratuitamente la sala chiamata come hub vaccinale”. E le convenzioni delle singole aziende con le farmacie “spesso sono incompatibili con gli orari di lavoro e i turni dei portuali costringendoli a percorrere molti chilometri per fare un tampone”.
Intanto Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in una nota spiegano che nell’ultimo incontro in prefettura sono stati confermati “l’avvenuta installazione in ambito portuale di due punti per la somministrazione dei tamponi (presso il varco di ponente e Psa Prà) anche a favore degli autotrasportatori e la definizione delle intese per l’installazione di un terzo punto qualora esso risulti necessario; oltre al punto situato presso Music For Peace dove molte aziende portuali hanno stipulato convenzioni, il consenso di tutte le singole imprese terminalistiche a sostenere i costi di eventuali tamponi da somministrare ai propri dipendenti e la conferma dell’applicazione dei protocolli aziendali stipulati, antecedente all’entrata in vigore del DL 127/2021, ai fini della prevenzione da Covid 19 (sanificazione, misurazione della temperatura, distanzia enti, ecc. ecc.)”.