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Smart working finito per i 300 lavoratori liguri di Unipol, Uil: “Decisione unilaterale”

"Dal 4 novembre rientro di massa. Tutti al lavoro senza un confronto sindacale corretto"

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Genova. “Nessun accordo sindacale su lavoro agile e green pass per i circa 300 lavoratori liguri di Unipol. Lanciamo un forte appello per la ripresa unitaria della contrattazione” a dirlo in una nota Uil Liguria.

“Unipol ha deciso unilateralmente che lo smart working finisce qui, ovvero, dal 4 novembre tutti al lavoro senza un confronto sindacale corretto – continua il sindacato – anche in Liguria, come in tutta Italia, è previsto il rientro massivo di circa 300 dipendenti in azienda: il sindacato verrà convocato per un “accordo strutturale” solo dopo il rientro di tutti i lavoratori. Purtroppo si profila un grave rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Uil prosegue spiegando che “in questo contesto preoccupante, Uilca Gruppo Unipol Genova e Uilca Liguria proseguiranno con la richiesta di un tavolo unitario e urgente per definire la nuova situazione su lavoro agile e green pass. Il tentativo di Unipol di mettere all’angolo le parti sociali, è fortemente contrastato da Uilca che chiede maggiore attenzione per i lavoratori che, di punto in bianco, si ritroveranno a condividere spazi senza un criterio”.

“Avremmo voluto confrontarci e presentare all’azienda le nostre proposte sul tema del lavoro agile: volontarietà, alternanza giornate in presenza, disconnessione, ristori, orario di lavoro, pendolarismo, lavoratori fragili, caregiver ecc.. – spiega invece Claudio Pellizzeri, segretario regionale Uilca Liguria – Avremmo voluto aprire un tavolo organico con più attori, sindacato, Gruppo Agenti, RLS, per attestare in sicurezza l’operato di tutti i lavoratori. Sul tema del green pass, l’azienda dovrà farsi carico a proprie spese di test molecolari o antigenici rapidi al fine del rilascio del certificato verde, questo deve essere chiaro”.

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