Genova. Come anticipato ieri al presidio, corteo dei centri sociali questo pomeriggio in centro a Genova a 24 ore dallo sgombero del Terra di Nessuno.
Nella serata di ieri dopo che gli attivisti del centro hanno portato via tutto il materiale di valore o di interesse, a partire agli impianti audio, gli operai chiamati dal Comune di Genova hanno sigillato porte e finestre chiudendo dopo circa 25 anni la lunga storia dello spazio occupato al Lagaccio.
L’appuntamento è per oggi pomeriggio a partire dalle 16 davanti al laboratorio sociale Buridda. Non è noto il percorso del corteo, anche se potrebbe essere probabile una contestazione davanti a palazzo Tursi, responsabile dello sgombero.
“Ci sgomberate dandoci dei violenti, ma siete i primi ad inneggiare a dittatura e repressione – si legge nel comunicato diffuso dal centro sociale – ci accusate di coltivare marijuana, e in casa vostra lo stesso che vi ha fatto ballare come burattini preparava litri di droga nella sua cantina. Ci accusate di portare degrado, e servite gli stessi a cui non importa se cadono i ponti, l’importante è scegliere quelli giusti su cui fare profitto”.
“Quanti di voi – scrivono gli attivisti – da dietro le vostre scrivanie o da sopra le vostre comode poltrone di casa, dalle quale giudicate e additate tutti i diversi, possono dire di aver davvero vissuto esperienze come quelle che catalizzava la Terra di Nessuno? Noi lo sappiamo, dal profondo della nostra anima fino alla punta delle dita, quanta fatica, lacrime e sorrisi, siano necessari per amare un centro sociale — e abbiamo imparato, in momenti come questo con dolore, quanto questo amore non si limita alle mura e ai confini di uno spazio”.
“Ed è grazie a questo amore e a queste storie che possiamo promettervi fin da ora che la Terra di Nessuno non sparirà nel dimenticatoio, ma farà risuonare la sua storia di piazza in piazza, di strada in strada, animata da tutte le voci che la compongono, mille soffi di vento che diventeranno tempesta”.