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Sgombero Terra di nessuno, il sindaco Bucci pronto a incontrare gli attivisti del centro sociale

Il primo cittadino apre al dialogo e non esclude che uno spazio alternativo, seppur di dimensioni nettamente inferiori a quello sgomberato, possa essere trovato

sgombero terra di nessuno

Genova. Il sindaco di Genova Marco Bucci potrebbe incontrare una delegazione degli attivisti del centro sociale Terra di nessuno già questo fine settimana o lunedì. “Stiamo aspettando che rispondano alle date che abbiamo proposto” conferma Bucci a Genova24. Il centro sociale di via Bartolomeo Bianco è stato sgomberato venerdì scorso dalla polizia locale proprio sul mandato del Comune di Genova, a sette mesi dalla sentenza del Tar che ha sancito come legittimo l’ordine di rilascio per morosità inviato al centro sociale da Tursi alla fine del 2019.

Oggi pomeriggio in consiglio comunale si è tornati a parlare dello sgombero con tre interrogazioni a cui ha risposto il vicesindaco Pietro Piciocchi ricordando come lo sgombero e quindi l’uso della forza pubblica non sia arrivato come un fulmine a ciel sereno ma “dopo mesi di inviti formali e avvisi bonari” ha detto Piciocchi mentre la consigliera del Pd Cristina Lodi, che fra i primi venerdì scorso era arrivata al centro sociale: “E’ stata indubbiamente una scelta politica visto il tempo trascorso dalla sentenza del Tar – ha detto la consigliera – e visto che nel frattempo il Comune non ha tentato di dialogare con il centro sociale che, ricordiamolo, lotta contro l’emarginazione e offre supporto a ragazzi di cui l’amministrazione comunale evidentemente non si occupa”. La consigliera espresso anche forti dubbi sull’esistenza di un vero progetto alterativo per quell’area: l’assessore Piciocchi in aula ha confermato che il progetto prevede un centro di educazione ambientale ma che al momento non si possono prevedere le tempistiche.

Al di là della schermaglia politica, tuttavia, la strada per arrivare a una soluzione di buon senso avviando almeno un dialogo tra le parti è stata tracciata. Sarà difficile immaginare che il Comune possa offrire agli attivisti del centro sociale uno spazio così su due piedi, soprattutto uno spazio dove poter organizzare concerti ed eventi come avveniva da 25 anni in via Bartolomeo Bianco, ma su uno spazio più piccolo la disponibilità a ragionare insieme ci sarebbe. “Io voglio soprattutto ascoltare quello che vogliono dirmi” ha detto Bucci. E se il vicesindaco Piciocchi, che non a caso è anche assessore al Bilancio, ha fatto capire in tutti i modi che prima di poter chiedere un nuovo spazio il Terra di nessuno dovrebbe saldare il debito (si parla circa 10 mila euro di canoni non versati negli anni), il sindaco potrebbe anche essere disposto a ‘condonare’ il passato ma con la garanzia che i futuri canoni vengano invece regolarmente pagati.

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