Genova. Secondo giorno di caos e tensione fra i camionisti per l’accesso al terminal Psa di Pra’. All’origine del blocco uno sciopero a singhiozzo indetto dalla Rsu del terminal che da ieri provoca gravi rallentamenti nelle operazioni di ingresso dei mezzi pesanti. E stamattina la situazione è peggiorata ulteriormente a causa di una protesta spontanea degli autisti esasperati dalle attese e dalle condizioni di lavoro: i camionisti hanno deciso di fermare tutte le operazioni e così la coda di tir è arrivata fino al casello di Pra’ che risulta bloccato in uscita con code che stamattina hanno interessato la A10 in direzione Ponente.
TERZO GIORNO DI SCIOPERO: SI ASPETTANO LE NUOVE PROPOSTE
Il green pass non è tra le motivazioni che hanno originato la protesta, come abbiamo spiegato in questo articolo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso stamattina all’alba sono stati gli ulteriori rallentamenti nelle operazioni. “Il terminal ha disattivato per questioni logistiche l’app che permette di evitare la coda, così ora sono tutti obbligati a mettersi in fila e attendere il proprio turno – spiegava stamattina Franco D’Artizio segretario della Fai Conftrasporto Genova -. I trasportatori sono stufi e hanno deciso all’unanimità di non entrare”.
Agg. ore 15.00 Prosegue il blocco al terminal e per ora i camionisti non hanno alcuna intenzione di riprendere a lavorare. “I camionisti hanno perso tutta la pazienza che avevano – spiega Paolo Dima, trasportatore in pensione sul posto in rappresentanza di Trasportounito -. Sono due anni che sopportano il Covid, passano ore in autostrada, poi le attese ai terminal. Sono veramente arrabbiati, ma noi come associazioni non possiamo fare niente”. Il green pass? “Non c’entra, la cosa che ha fatto imbestialire i trasportatori è stato lo sciopero a singhiozzo del personale del Psa. Vedremo cosa uscirà dall’incontro in Autorità portuale”.
Agg. ore 12.00 Resta chiuso al momento il casello di Genova Pra’ mentre è migliorata la situazione sulla A10, ma la protesta dei camionisti al momento va avanti. Alle 12.30 comincerà l’incontro in autorità portuale ma non è detto che sia risolutivo. L’accesso al terminal Psa è bloccato dalle 6 di questa mattina.
Agg. ore 10.30: Al momento è praticamente impossibile uscire a Genova Pra’ a causa dei camion fermi lungo tutta la rampa. E con il passare delle ore i camionisti sotto il sole lamentano i disagi: “I portuali per rivendicare i loro diritti mettono in mezzo noi” dicono gli autisti dei tir intervistati in diretta lungo la rampa che dalla A10 scende verso il porto. Alle 12.30 è stato convocato un tavolo in autorità portuale dove il presidente Paolo Signorini proverà a mediare tra il terminal Psa e i camionisti. E sullo sciopero indetto dall’Rsu del terminale di Pra’ per il rinnovo del contratto integrativo Enrico Poggi della Filt Cgil ricorda: “Il nostro sciopero è regolarmente autorizzato ed è preannunciato da 15 giorni. Deve essere chiaro che la responsabilità di quello che sta accadendo non può essere scaricata sui lavoratori”.
Ieri sono stati circa 500 i tir rimasti fermi nel piazzale del porto, visto che allo sciopero interno si è aggiunto quello generale proclamato dai sindacati di base. Ma stamattina la rabbia è cresciuta ancora tra i camionisti che hanno atteso tutta la notte nel piazzale.
Almeno formalmente nulla a che vedere col green pass, è bene chiarirlo, che comunque non è ancora obbligatorio. Alcuni autisti hanno preso i jersey di cemento e li hanno messi per protesta intorno all’edificio che ospita gli uffici. “Fuori, fuori, andate tutti a casa“, gridavano in coro stamattina all’alba. Alcuni avevano deciso già ieri sera di fare inversione di marcia e portare via i camion dicendo che non avrebbero lavorato al terminal Psa finché la situazione non si fosse sbloccata.
Il terminal, secondo le modalità di sciopero comunicate, è operativo solo dalle 7 alle 11, dalle 15 alle 17 e dalle 19 alle 21. Un incontro risolutivo potrebbe avvenire domani ma per oggi l’astensione è confermata e la situazione rischia di degenerare per i disagi patiti dai trasportatori.
Lo sciopero all’interno del terminal Psa ha all’origine il mancato rinnovo del contratto integrativo, fermo da 5 anni: la discussione con l’azienda è in corso ma il raggiungimento dell’accordo è ancora lontano. Secondo quanto appreso l’azienda chiederebbe aumenti di orario di lavoro ai dipendenti e un aumento delle ore di guida sui mezzi senza voler corrispondere – secondo l’Rsu – l’incremento salariale corrispondente.