Aggiornamento ore 12.15. Una delegazione degli scioperanti sarà ricevuta alle 12.30 dal prefetto di Genova per discutere dei motivi della protesta. Lo stesso sindacato in mattinata aveva chiesto un incontro al rappresentante del governo sul territorio o in alternativa all’autorità portuale.

Genova. Varco di San Benigno chiuso i mezzi pesanti e varco di Albertazzi chiuso al traffico in entrata e circa duecento lavoratori in presidio questa mattina nel porto di Genova per lo sciopero indetto dal sindacato Usb. L’ingresso nel porto di Genova resta garantito dagli altri varchi rimasti liberi ma non mancano rallentamenti in lungomare Canepa.

Uno sciopero di 48 ore, quello indetto dal sindacato di base, non contro il green pass in assoluto ma per chiedere che i lavoratori non debbano pagare per andare a lavorare: “Chiediamo tamponi gratuiti per tutti i lavoratori – dice José Nivoi, dirigente Usb – sia vaccinati sia non vaccinati, che accedono ai varchi portuali e degli hub accessibili direttamente dentro il porto così come avveniva per tutta l’estate con i turisti grazie all’hub della croce rossa in stazione a Principe che siano utilizzabili e gratis per tutti camionisti compresi”. Per quanto riguarda i tamponi gratuiti “al momento il 95% delle aziende del porto li fornisce mentre il 15 ottobre erano solo 4 ma resta il problema dell’organizzazione dei tamponi perché molte aziende hanno fatto convenzioni

“Consideriamo il green pass così come è stato concepito discriminatorio e divisivo ma la nostra è una battaglia rivolta contro l’insieme delle politiche del governo Draghi” ricorda il coordinatore regionale di Usb Maurizio Rimassa che però non dà alcuna sponda alle tesi no vax: “Rispetto al vaccino la nostra posizione è chiara: lo consideriamo una misura fondamentale per la lotta alla pandemia e non concediamo nulla a tesi no vax o complottiste ma è importante che stamattina in questa piazza al dilagare delle posizioni dei singoli ci siano soprattutto tanti lavoratori”.

Se Usb chiede soprattuto tamponi gratis per tutti, in piazza ci sono anche i portuali No Green pass, come quelli che hanno cominciato il 15 ottobre la protesta al Vte di Pra’ dove il Psa ha messo a disposizione fin dall’inizio i tamponi gratis: “Per noi non si tratta di tamponi gratis o non gratis ma di una battaglia per la libertà – dice Massimiliano – perché se fosse davvero una misura sanitaria allora i tamponi dovrebbero farli anche i vaccinati”. Ma anche chi protesta dal 15 ottobre contro il green pass qualche tampone ammette di essere costretto a farlo: “Ho una famiglia da mantenere e non si vive d’aria, quindi qualche tampone dovrò farlo ma non rinunciare per questo a lottare contro il green pass”.

Lo sciopero proclamato da Usb andrà avanti fino a tutta la giornata di domani a meno che non arrivi qualche segnale da parte di autorità portuale o prefettura, una convocazione che apra un nuovo dialogo. In caso contrario lo sciopero andrà avanti e non è escluso che il presidio si trasformi in corteo.

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