Rondanina. Il ballottaggio che non ti aspetti. È quello di Rondanina, che in mezzo a grandi città come Roma o Torino è tornata al voto in questo secondo turno delle elezioni amministrative per un caso quantomeno “particolare”: il piccolo paesino ai piedi dell’Antola in val Trebbia è di nuovo alle urne perché al primo turno i due candidati sindaci hanno ottenuto lo stesso identico numero di voti.
Un esito estremamente improbabile in una grande città (il ballottaggio di solito interessa i Comuni sopra i 15 mila abitanti) ma possibile, invece, in un paesino che vede solo 52 abitanti e 76 elettori (includendo quelli residenti all’estero). A votare al primo turno si sono recati in 45: praticamente tutti, se si escludono gli emigrati. Risultato finale 22 a 22, con un solo astenuto. Un esito imprevedibile e davvero raro nella storia delle elezioni italiane, che ha costretto il piccolissimo paese al ballottaggio come i big.
E potrebbe essere proprio l’ignoto residente che ha optato per la scheda bianca a rappresentare l’ago della bilancia nello scrutinio di oggi pomeriggio, vista l’altissima affluenza di due settimane fa. Dopo due settimane di attesa, quindi, in giornata si saprà finalmente chi è destinato a governare Rondanina per i prossimi 5 anni. I candidati sindaci sono Giovanni Gaetanino Tufaro, della lista Progresso Rondanina, e Claudio Agostino Casazza, della lista civica Rondanina per noi. Uno dei due succederà ad Arnaldo Olinto Mangini.
Se anche oggi dovesse verificarsi un risultato di parità, diventerà sindaco per legge il più anziano: si tratta di Tufaro, che con i suoi 67 anni “batte” il 63enne Casazza.