Busalla. Settanta domande illecite di reddito di cittadinanza per una frode di un milione di euro.
I finanzieri della Tenenza di Busalla, indagando in materia di tutela della spesa pubblica, hanno accertato, in sinergia e collaborazione con l’Inps, l’illiceità di quelle domande presentate da cittadini extracomunitari abitanti in Valle Scrivia ma prive dei requisiti necessari, quali la residenza ed il soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni (di cui gli ultimi due continuativi).
L’attività è stata sviluppata mediante l’incrocio tra i dati presenti nel patrimonio informativo del corpo con le informazioni acquisite sia nei Comuni sia nei centri di accoglienza secondaria presenti sul territorio e la collaborazione della questura, portando alla scoperta di una frode di circa un milione di euro.
I 70 percettori, assistiti da alcuni Caf compiacenti, sono stati segnalati alla procura della Repubblica di Genova e all’Inps per l’immediato blocco del beneficio, mentre proseguono le azioni di recupero attraverso il sequestro delle somme presenti sui conti bancari riconducibili agli stessi.
L’operazione si inserisce nell’attività della guardia di finanza al contrasto alle frodi nei settori della previdenza e assistenza sanitaria e mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto, il cui indebito accesso genera iniquità e mina la coesione sociale.