Preoccupazione

Quezzi, il Municipio lancia l’allarme: “Detriti nelle briglie del Fereggiano, possibile effetto diga”

Il presidente Ferrante scrive a Comune e Aster: "Vanno pulite o si crea un pericolo per le abitazioni"

briglia fereggiano

Genova. Inizia l’autunno e cresce l’apprensione a Quezzi, nella zona attraversata del Fereggiano, responsabile della disastrosa alluvione del 4 novembre 2011 che ha causato sei vittime. Dopo le segnalazioni di alcuni residenti su Facebook il presidente del Municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante ha scritto al Comune e ad Aster per chiedere la pulizia della briglia selettiva costruita poco prima della presa dello scolmatore in via Pinetti.

“Come si evince dalle immagini allegate, sugli elementi stessi si sono accumulati tronchi di legno e altro materiale – scrive Ferrante -. In previsione dell’imminente periodo che ci vedrà costantemente coinvolti da allerta meteo, sono a chiedervi, come dovrebbe comunque periodicamente avvenire, la rimozione del materiale trattenuto e accumulato intorno alle sbarre metalliche”.

briglia finocchiara

Si tratta delle opere accessorie allo scolmatore, terminate nei primi mesi del 2021, che evitano l’accumulo di pietre e detriti nel canale e prevengono perciò che possa essere ostruito. Le briglie selettive a Quezzi sono due: una sul rio Finocchiara, che appare praticamente sgombra da materiali, e quella di via Pinetti appunto, ben lontana dal “colmo” ma comunque preoccupante secondo il Municipio.

“Nei prossimi giorni è prevista una nuova allerta meteo – ribadisce Ferrante -. È importante che il comune si ricordi che le briglie vanno pulite e va rimosso il materiale in accumulo, altrimenti si crea una diga con pericolo per gli edifici limitrofi. L’acqua, in caso di forti piogge, si alzerebbe improvvisamente e arriverebbe allo scolmatore con forza ancora maggiore”.

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