Genova. I blocchi ai varchi legati alle proteste contro il green pass che da ieri interessano diverse aree del porto di Genova stanno provocando problemi limitati all’operatività portuale ma disagi ben più grandi da un lato agli autotrasportatori fermi in coda ormai da oltre un giorno e – notizia dell’ultima ora – all’organizzazione della raccolta dei rifiuti della città di Genova.
Amiu ha a disposizione due maxi presse per il trattamento dei rifiuti indifferenziati (ne aveva tre, fino al crollo del Morandi e alla distruzione dell’area logistica di Campi). Due terzi dei rifiuti cittadini sono portati alla pressa della Volpara, un terzo alla pressa che si trova proprio in porto.
Dalle 10 di questa mattina i camion di Amiu non vengono più fatti passare dai manifestanti che stanno continuando a bloccare i varchi Etiopia (in entrata e in uscita), Albertazzi e San Benigno (solo in entrata), nella zona del porto di Sampierdarena.
In porto a Genova entrano, quotidianamente, circa 12 o 13 ecocompattatori di Amiu per utilizzare la pressa, camion che, in queste ore, sono dirottati sul centro di Volpara, ma con un problema di congestione e ritardi. Da Amiu fanno sapere che al momento la situazione è tutto sommato gestibile e la raccolta rifiuti a Genova non è sospesa ma se il blocco dovesse perdurare per altri due o tre giorni il problema diventerebbe molto serio. I manifestanti, a quel punto, sarebbero responsabili di un’emergenza di salute pubblica.
Al momento i blocchi proseguono. La digos e la questura si stanno occupando della protesta. Numeri non molto alti ma i contestatori del green pass al momento non hanno intenzione di spostarsi dai varchi. Da capire, inoltre, cosa accadrà nel pomeriggio con la possibile commistione del corteo di Libera Piazza con la protesta dei portuali.