Storia

Pra’, tra il campo da calcio e rio San Pietro il nuovo piazzale Bartolomeo Decotto

Fu il capitano di galea che, dalla prima crociata in Terrasanta, portò a Pra' il basilico

Generico ottobre 2021

Genova. Da stamattina l’area compresa tra il campo sportivo della Praese e la sponda destra del rio San Pietro è intitolata “Piazzale Bartolomeo Decotto” in onore del celebre capitano di galea di Guglielmo Embriaco che nel 1101, tornando dalla prima crociata in Terrasanta, portò a Pra’ i semi e la prima pianta di basilico dopo averne apprezzato gli effetti medicinali in Palestina.

Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore al commercio e artigianato Paola Bordilli, il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, il rappresentante della Fondazione Primavera Guido Barbazza e Maria Luisa Decotto, discendente di Bartolomeo Decotto.

Con loro erano presenti alunni dell’Istituto Comprensivo Pra’, rappresentanti della scuola e banda musicale di Pra’ “Carlo Colombi” guidata dal presidente Fulvio Sorbara ed il cantautore Nino Durante che ha eseguito l’Inno di Pra’. Al termine dell’evento Elisa Provinciali della Fondazione Primavera ha distribuito piantine e semi di basilico ai partecipanti.

Proprio in questo stesso periodo di 920 anni fa Bartolomeo Decotto, tra un imbarco e l’altro, iniziò la coltivazione del basilico come pianta officinale secondo le tecniche apprese in Palestina.

La leggenda narra che un giorno, lavorandone le foglie con il pestello nel mortaio da speziale ed aggiungendo olio d’oliva per farne un impiastro contro gli eczemi, ne rovesciò una parte sopra del pane. Incuriosito, ne avrebbe poi assaggiato un boccone: da allora il basilico fu utilizzato anche come alimento.

Questa denominazione toponomastica rafforza ulteriormente il legame tra il quartiere del ponente, il basilico ed il suo più celebre prodotto gastronomico: il pesto. Pra’ è infatti unanimemente riconosciuta capitale del basilico per le sue particolari condizioni microclimatiche e l’eccellenza delle secolari tradizioni dei propri agricoltori, abili a produrre la migliore qualità dell’ingrediente fondamentale per la preparazione del pesto alla genovese.

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