Genova. Appuntamento martedì 26 ottobre per l’inizio dei Pomeriggi Avventura, il nuovo servizio di doposcuola organizzato al Parco Avventura di Righi.
Si tratta di un servizio pensato per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie, attivo dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18. Educatori professionisti e gli istruttori del Parco Avventura di Righi aiuteranno i ragazzi durante lo svolgimento dei compiti e la preparazione di verifiche ed interrogazioni.
Dopo lo studio ci sono in programma numerose attività formative, sportive e ricreative: percorsi sugli alberi del Parco, laboratori artistici, giochi, tecniche di arrampicata, orientamento, escursioni esplorative.
“Dopo il successo del nostro Centro Estivo al quale hanno partecipato oltre 400 bambini, le famiglie genovesi ci avevano chiesto di organizzare un servizio di doposcuola in inverno. Così è nato il progetto Pomeriggi Avventura, un servizio pensato dal nostro Staff per bambini e ragazzi”, spiega Romolo Benvenuto, titolare del Parco.
E continua: “I Pomeriggi Avventura saranno una bella sorpresa anche per le famiglie. Invece che doposcuola lo abbiamo chiamato “oltre la scuola”.
Grazie alla presenza degli educatori professionisti e degli istruttori certificati del Parco i bambini delle elementari ed i ragazzini delle medie potranno studiare e divertirsi in sicurezza in un ambiente sereno, potendo contare anche sui percorsi del Parco Avventura, aperto solo per loro. Natura, studio, avventura in una sola proposta completa e accattivante.
Giorno per giorno i ragazzi acquisiranno nuove competenze e capacità, potranno cimentarsi in varie attività e studieranno in una grande sala riscaldata, adiacente al Parco Avventura. Ma a disposizione dei ragazzi ci sarà anche una grande tenda attrezzata che servirà da “quartier generale” nella quale verranno organizzate attività ricreative, escursioni, cacce al tesoro, giochi di strategia!”
“Ogni giorno un vero e proprio “Piano Avventura” da sperimentare insieme, un mix di studio, divertimento, esperienze, sport e fantasia” conclude Laura Sita, responsabile del progetto.