Il progetto

Palabombrini, “si può fare”: ma la Sovrintendenza chiede di ritoccare il Mall of sport

Si tratta di un'operazione totalmente a carico dei privati ma l'amministrazione dovrà affinare le linee guida per la costruzione. Bucci: "Sarà una grande attrazione"

palabombrini

Genova. Il gigantesco palazzetto sportivo proposto dalla società privata Mos e allo studio degli uffici tecnici del Comune di Genova è davvero un punto all’ordine del giorno dell’amministrazione e potrebbe davvero sbarcare a Cornigliano, a occupare lo spazio rimasto tra la Guido Rossa e il parco di Villa Bombrini.

Tuttavia, dopo l’alzata di scudi di centrosinistra e associazioni ambientaliste, anche la Sovrintendenza avrebbe obiettato qualcosa sulla portanza estetica del progetto. Nei disegni dell’azienda “Mall of sport” presentati a Trento qualche settimana fa, e nel dossier in mano agli uffici comunali, si tratta di un parallelepipedo alto due volte tanto la villa storica, largo quasi 300 metri e largo 200.

La giunta Bucci, che aveva già approvato le linee guida per la costruzione del centro, sarebbe quindi intenzionata a chiedere ai privati che costruirebbero e gestirebbero la struttura alcuni aggiustamenti ma, ha ribadito il sindaco a margine del consiglio comunale, il “Palabombrini deve restare una struttura grande e in grado di ospitare una pista di atletica per competizioni internazionali, il campo da rugby regolamentare sul tetto, la parete d’arrampicata visibile anche da fuori, e tutte le altre idee innovative possibili come lo spazio per simulare lo sci al chiuso o magari una piscina con onde per praticare il surf”.

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D’altronde persino il municipio Centro Ovest (retto dal centrosinistra) ha dato un primo riscontro positivo alla costruzione dell’opera che, per quanto impattante, sarebbe sicuramente un plus diverso per il quartiere rispetto a un deposito di container o un parcheggio per mezzi pesanti.

“Questa struttura potrebbe diventare un polo attrattivo per persone da tutta Italia e persino dall’estero – riflette Bucci – anche se dobbiamo fare in modo che sia utile e gradito anche agli abitanti di Cornigliano e dei dintorni”.

La proposta progettuale: uno stadio per il rugby posizionato sulla copertura della struttura, omologato per il campionato di eccellenza, e munito di tribune con capienza massima di 1.500 posti a sedere, di cui 500 coperti, spogliatoi, club house e palestra indoor dedicata; una piscina; un pala-atletica indoor regolamentare con una capienza delle tribune da 3.500 posti a sedere, omologato per competizioni nazionali ed internazionali, skybox ed area ristorante annessa; palasport per volley, basket, pallamano e calcio a 5, con capienza massima di 1500 posti a sedere; un’area coperta con due campi polivalenti di basket, quattro campi di volley e un campo di calcio a 5; un’area dedicata all’arrampicata, una per i simulatori di sci, una per il padel, pista per kart elettrici e simulatori guida; wellness e fitness, sale per corsi di boxe, arti marziali, danza, scherma e ginnastica artistica.

Voci contro. Il Pd ha chiesto una commissione consiliare sul tema alla quale, magari, partecipino anche i responsabili di Mall of sport (il presidente è Aldo Brancher, già sottosegretario e ministro del governo Berlusconi, il Ceo è l’imprenditore immobiliare veneto Francesco Monastero). La Lista Sansa, con la consigliera Selena Candia, teme che una struttura di quel tipo possa contribuire a desertificare il tessuto commerciale esistente oltre a rappresentare uno stress non indifferente per il traffico della zona. Italia Nostra sostiene che il palaBombrini metterà in ombra “la piccola Versailles” del ponente genovese.

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