Genova. “Un’importante segnale che testimonia che le offerte di lavoro ci sono – sottolinea il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – mentre il mondo inizia a ripartire, effetto della grande campagna di vaccinazione intrapresa e della ripresa in atto in Italia e nella nostra regione. Si tratta di un segnale molto incoraggiante che ci fa pensare che il trend delle opportunità di lavoro possa continuare”.
In provincia di Genova le assunzioni previste, sempre nel mese di ottobre, sono 6.550, 2.900 in più rispetto a ottobre 2020, 1140 in più rispetto allo stesso mese del 2019.
E’ il settore dei servizi ad assorbire il 65% delle entrate previste in Liguria così suddivise: 3.040 lavoratori nei servizi alle imprese, 1.380 nel commercio, 1.360 nei servizi alle persone e 1.340 nei servizi turistici. La quota sale al 69% a Genova, con 2.360 entrate previste nei servizi alle imprese, 880 nei servizi alle persone, 690 nel commercio e 620 nei servizi turistici.
“Sicuramente si tratta di un segnale molto incoraggiante – dichiara l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – Regione Liguria sta facendo molto, attraverso i centri per l’impiego, per favorire la ricerca di personale. Sicuramente la pandemia ha penalizzato moltissimo il settore turistico che è fondamentale e strategico per la nostra regione, per questo abbiamo voluto prorogare anche nel 2021 il “patto per il lavoro nel turismo” per incentivare l’assunzione di personale, attraverso incentivi assunzionali per quelle imprese che creano occupazione e i dati di oggi ci confermano la bontà della nostra azione”.
Riguardo al profilo professionale il 118% delle entrate è destinato ai dirigenti, specialisti e tecnici (22% a Genova), il 33% a impiegati e professioni commerciali (32% a Genova), il 36% a operai specializzati (33% a Genova) e il 13% a professioni non qualificate (13% nel capoluogo).
Al 34% dei lavoratori previsti in entrata in Liguria (35% a Genova) è richiesta l’istruzione secondaria, al 32% (30% a Genova) non è richiesto alcun titolo di studio, al 20% la qualifica o diploma professionale (18% a Genova) e al 13% la laurea (16% a Genova). Nel 22% dei casi viene offerto un contrto stabile, ossia a tempo indeterminato o di apprendistato mentre nel 78% un contratto a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
Il 29% delle entrate previste in Liguria e in particolare a Genova, riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Le professioni più ricercate dalle imprese liguri riguardano cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (1.090 posizioni), operai specializzati nell’edilizia (930), operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (790) , commessi in negozi e conduttori di mezzi di trasporto (entrambi 730)