Genova. Un venerdì ad alta tensione è ciò che Genova si prepara a vivere domani 15 ottobre, quando entreranno in vigore le normative legate all’obbligo del green pass in tutti i posti di lavoro: blocchi, scioperi e presidi si svolgeranno dal mattino per tutto il giorno, rischiando di gettare nel caos tutta la città.
Blocco del porto
Il fronte più caldo è sicuramente quello che riguarda il porto, con una situazione precipitata rapidamente dopo il rifiuto da parte dei portuali triestini e genovesi di accettare la proposta Viminale di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti. Anzi, dopo il niet è arrivato il rilancio: sia il comitato dei lavoratori triestino sia una parte dei lavoratori portuali genovesi ha minacciato di bloccare le attività del porto “Se non verrà ritirato l’obbligo del green pass nei luoghi di lavoro”.
Un braccio di ferro che a poche ore dall’entrata in vigore del decreto mette in allarme tutto il paese, con rischi di paralisi a cascata di tutto il settore logistico e merceologico. A rischio ci sarebbe l’operatività anche dei porti di Livorno e Gioia Tauro: in pratica tutti i principali scali italiani domani potrebbero fermarsi con modalità e conseguenze ancora imprevedibili.
Per questo motivo Draghi sta tentando una mediazione in extremis con le rappresentanze sindacali dei lavoratori portuali e della logistica, ma l’esito non sembra essere per nulla scontato visto le posizioni irrigiditesi in queste ore. A Genova le proteste e i blocchi partiranno all’alba sicuramente dal terminal Psa di Pra’ Voltri, ma nelle prossime ore il fronte potrebbe allargarsi.
Trasporto pubblico e logistica
Anche il trasporto pubblico domani è a rischio: secondo le stime riportate dai sindacati ci sarebbero almeno 60 lavoratori che in queste ore avrebbero comunicato la propria indisponibilità per lavorare domani, e a rischio ci sarebbero almeno 30 turni, cosa che potrebbe mettere in seria difficoltà il servizio di trasporto pubblico, soprattutto quello a livello provinciale.
Davanti alla sede di Amt di via Bobbio è stato indetto per domani mattina alle 10,30 un presidio dei lavoratori, per protestare contro l’obbligo del lasciapassare sanitario per il settore, nonostante le convenzioni stipulate dall’azienda con alcune farmacie per avere tamponi a presso ulteriormente calmierato.
Ma è la logistica a spaventare: secondo le stime dei sindacati dei trasportatori un terzo di camionisti sarebbe ancora sprovvisto di green pass, circa il 30% dei lavoratori, e questo potrebbe comportare blocchi e disagi. Nei giorni scorsi l’agitazione è già scoppiata, con il fermo di centinaia di mezzi ai varchi portuali di Pra’: una protesta nata per denunciare le condizioni di lavoro estenuanti e vessatorie all’accesso in porto, ma che in queste ore è “attraversata” anche dal fronte ‘no green pass’, visto che molti trasportatori, italiani e stranieri, da domani potrebbero non essere più in regola con le normative italiane, le più stringenti del continente. Insomma, il rischio è quello di un blocco che possa “traboccare” anche i confini portuali, diventando un problema per tutta la città.
Manifestazioni e presidi
Non mancheranno anche i presidi in centro: al momento è prevista una manifestazione sotto la prefettura di Genova organizzata anche dal Cub Sanità per protestare ancora una volta contro le normative legate al settore sanitario, come l’obbligo vaccinale e la sospensione del salario in caso di inottemperanza. Secondo le prime informazioni il presidio potrebbe partire dalle 8,30 di domani.
Ma non solo: nelle prossime potrebbe essere annunciata una più generica manifestazione contro il green pass per le vie della città, come già accaduto settimanalmente in questi ultimi mesi. Al momento non ci sono appuntamenti fissati. Ma la situazione è destinata ad evolvere nelle prossime ore.