Attacco

Nodo ferroviario, Lista Sansa: “Ancora niente treni aggiuntivi, la Regione fa solo propaganda”

I consiglieri regionali chiedono di cambiare il progetto: "No alla rottura di carico a Sampierdarena". E sulla stazione di Terralba: "È fondamentaale"

treni stazione principe binari

Genova. “Il nodo ferroviario di Genova era uno dei punti cardine del nostro programma per i trasporti. È un’opera fondamentale per la mobilità urbana e in particolare per incentivare il trasporto sostenibile”. Ma “è talmente chiaro il fatto che non si vuole puntare sulla mobilità su ferro che anche se il cantiere fosse terminato domani, non ci sarebbero treni aggiuntivi tali da assicurare un servizio metropolitano, ovvero con tempi d’attesa tra un treno e l’altro tra i sei e i dieci minuti”.

Così i consiglieri regionali della Lista Sansa, Selena Candia in testa, puntano il dito contro la giunta Toti dopo che l’assessore Gianni Berrino ha spiegato che al momento non è una priorità l’interlocuzione per modificare il contratto di servizio con Trenitalia che ad oggi, come ha illustrato Genova24, sarebbe inadeguato a garantire l’esercizio della futura “metropolitana ferroviaria” reso possibile dal potenziamento del nodo genovese.

“Nonostante l’importanza dell’opera, questa sembra non essere mai una priorità per l’amministrazione genovese. I lavori sarebbero dovuti terminare nel 2015, ma niente, sono stati rimandati al 2021 e ora, forse, al 2024 – intervengono Candia, Sansa e Cenci -. Non sono previsti nuovi treni, né un aumento dei chilometri erogati. L’unico aumento previsto è quello dei prezzi che aumenteranno del 46%“.

“Quel che fa la Regione – proseguono – è tanta propaganda: il nuovo treno inaugurato dall’assessore Berrino fa parte infatti di un rinnovo del parco mezzi e non è parte di un’offerta aggiuntiva. Anzi, il numero di vagoni, sostituendo i treni vecchi con quelli nuovi, diminuirà significativamente. In questo modo il rischio è che la quello di avere mezzi più moderni, ma anche più affollati. Così facendo, ne risente drasticamente la qualità del servizio”.

Generico ottobre 2021

La Lista Sansa chiede quindi “una ridefinizione complessiva del nodo di Sampierdarena e l’abbandono della logica della rottura di carico, ovvero obbligare le persone a scendere e cambiare treno per andare in val Polcevera” ma anche “interventi di potenziamento infrastrutturale a Levante e a Ponente del nodo urbano (ad esempio ripristino dei binari di precedenza) per garantire un servizio suburbano omogeneo su scala di città metropolitana. L’opera attuale non è stata pensata per tutta la città e di fatto interessa solo il Ponente e l’area di Brignole, dimenticando del tutto il Levante e quasi del tutto le direttrici da e verso nord. Questo ha conseguenze significativamente negative nella definizione di un servizio che invece dovrebbe essere simmetrico ed equilibrato per tutta la città”.

E poi, la fermata di Terralba, che al momento non ha ancora la certezza di essere realizzata: “È fondamentale per la sua funzione di collegamento con l’ospedale san Martino – concludono i consiglieri -. È, inoltre, sicuramente più economico pensare a una nuova stazione ferroviaria rispetto ad un prolungamento della metropolitana, come invece sembra preferire Bucci”.

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