Genova. È stato sgomberato all’alba del settimo giorno di protesta il presidio contro il green pass al varco Etiopia in lungomare Canepa. L’operazione è stata avviata intorno alle 6 del mattino dalla Digos e dalla Polmare di Genova. Si conclude così la protesta per quanto riguarda il porto di Genova, dove erano arrivati da molte altre città italiane diversi manifestanti in segno di solidarietà.
La rimozione del blocco è avvenuta in maniera pacifica, senza tensioni o incidenti con la polizia, fatta eccezione per un francese di circa 40 anni che è stato fermato per resistenza e portato in questura per l’identificazione e l’eventuale arresto (l’uomo inizialmente si era messo a impedire l’operatori di polizia e Amiu, una volta portato in questura si è scagliato contro gli agenti) che ha cagionato in particolare ad un assistente capo della polizia di stato lesioni guaribili in 7 giorni.
All’arrivo degli agenti sul posto c’erano circa 30 persone di cui 4-5 portuali. A far diminuire il numero dei manifestanti, malgrado molti avessero annunciato di voler proseguire a oltranza, è stata anche la pioggia, prevista in aumento nel corso della giornata. Nonostante tutto ieri ancora diverse decine di persone avevano tenuto duro sotto le intemperie. L’intenzione era quella di arrivare fino a sabato, facendo partecipare contemporaneamente una delegazione di portuali genovesi a Trieste, dove è previsto un incontro col ministro Patuanelli.
Non è escluso che le persone presenti al presidio questa notte possano essere denunciate: l’ipotesi di reato più probabile è quella di blocco stradale. Sul posto rimane la polizia visto che potrebbero arrivare manifestanti da fuori Genova o persone che avevano già programmato di partecipare oggi al presidio. I manifestanti hanno deciso di donare il cibo che avevano raccolto in questi giorni alle mense per i poveri. Sul posto è arrivata anche la Ge.Am che si occupa della raccolta dei rifiuti in zona portuale per portar via cartelli, striscioni e spazzatura mentre seggiole, teli, e tutti gli oggetti portati al presidio in questi giorni vengono caricati sui furgoni da un gruppo di portuali.
Ad assistere allo sgombero una decina di no green pass arrivati da fuori Genova e che questa notte avevano dormito in tenda o in auto. Sul posto anche il reparto mobile ma al momento non c’è nessuna tensione con la polizia.
Al momento, quindi, tutti i varchi del porto di Genova sono liberamente accessibili per i mezzi diretti sulle banchine. Già negli scorsi giorni al blocco del varco Etiopia suppliva l’apertura del varco San Benigno, coi tir che transitavano vicino al presidio di lungomare Canepa accolti dai manifestanti che tentavano di rallentarli offrendo loro la colazione.