Genova. Circa 150 di manifestanti no green pass stanno percorrendo in fila quasi indiana le vie cittadine che da lungomare Canepa portano in centro città.
Non si tratta di un vero e proprio corteo bensì di una ‘passeggiata’ che non ha intralciato in alcun modo il traffico perché si svolge esclusivamente percorrendo i marciapiedi. Intenzione dei manifestanti, che hanno cartelli contro il Governo e il certificato ‘verde’. è arrivare sotto palazzo San Giorgio, sede dell’autorità di sistema portuale, e poi tornare al presidio al varco Etiopia. Tra i manifestanti molti sono arrivati da fuori Liguria, da Aosta a Biella alla Valtellina a leggere alcuni cartelli.
La protesta genovese ha assunto ormai una piega assolutamente e volutamente pacifica: i varchi portuali al momento non sono bloccati a accezione di ponte Etiopia diventato punto di ritrovo per manifestanti no vax e no green pass che stanno arrivando in pellegrinaggio da tutta Italia, ma non per questo pensano di mollare: “Andremo avanti a oltranza” dicono mentre raggiungono palazzo San Giorgio pronti a fare dietro front.
Sotto la sede dell’autorità portuale due dei camalli che fanno parte del collettivo contro il green pass hanno ricordato i fatti di Firenze intonando “La gente come noi non molla mai” e ringraziando tutti i presenti: “Noi siamo in 25 ha detto un portuale e senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile” poi hanno intonato “Pace, amore e libertà” a ribadire il carattere pacifico della protesta.
Mentre una parte di loro è rimasta in presidio al varco Etiopia alle 17 il comitato Libera piazza, che organizza le proteste del sabato pomeriggio, terrà la sua consueta assemblea del martedì nel piazzale della compagnia unica.