Genova. Circa 55 milioni di danni tra patrimonio pubblico e privato: è la stima fatta della Regione per quantificare gli effetti dell’ondata di maltempo che ha colpito l’entroterra di Genova e Savona lo scorso 4 ottobre facendo segnare il record storico europeo di pioggia in 12 ore a Rossiglione. In queste ore i tecnici del dipartimento nazionale di Protezione civile stanno visitando le località colpite per redigere i rapporti in base ai quali il Governo concederà lo stato d’emergenza stanziando una prima cifra per le somme urgenze.
La buona notizia finora è che i tempi per il ripristino della strada provinciale 41 per Tiglieto, finanziato direttamente da Regione e Città metropolitana con circa un milione di euro senza aspettare lo stato d’emergenza, saranno rispettati. “Ci siamo dati un obiettivo ambizioso, ma entro la fine di questa settimana, cioè il 31 ottobre, contiamo di riaprire a senso unico alternato – assicura il consigliere metropolitano con delega alla viabilità, Franco Senarega -. Magari dovremo limitare il transito in caso di forti piogge, ma intanto cerchiamo di ridare agli utenti la possibilità di transitare nei prossimi giorni, visto che quella strada non serve solo ai pendolari ma anche alle aziende della zona. I lavori andranno avanti ancora per un paio di mesi: bisogna completare la regimentazione delle acque, la chiodatura con reti e molto altro”.
“Abbiamo computato circa 10 milioni di somme urgenze, 35-38 milioni di danni complessivi al patrimonio pubblico, stiamo finendo la ricognizione su privati e attività produttive – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. I sopralluoghi dei tecnici saranno l’ultimo atto prima della delibera dello stato d’emergenza”. C’è un po’ di preoccupazione su quella che sarà la disponibilità delle risorse: “Nelle ultime emergenze i soldi sono arrivati sempre centellinati, l’ultima ben gestita è stata quella del 2018, per il 2019 attendiamo ancora la copertura della seconda fase e nel 2020 per arrivare al 100% delle somme urgenze abbiamo faticato. Dipenderà dalle decisioni del presidente del Consiglio e della Protezione civile”.
“Qui arriviamo a oltre 500mila euro di danni come somme urgenze – riferisce il sindaco di Tiglieto Giorgio Leoncini -. L’impianto di fitodepurazione è da rifare il prima possibile altrimenti avremo fenomeni di inquinamento delle acque. Ci sono interi tratti di acquedotto che non esistono più, tubi rimasti scoperti che vanno interrati perché rischiano di rompersi, strade travolte dalle frane, tombini ostruiti”.
La priorità numero uno, però, è liberare la strada provinciale che porta direttamente a Rossiglione, sostituita solo da un collegamento secondario molto più lungo e scomodo per i veicoli: “Abbiamo qualche dubbio che possano riuscirci entro questo fine settimana, la terra da portar via è tantissima, ma mi auguro che vengano mantenute le promesse. Siamo preoccupati perché tra poco arriverà la neve e fare il giro lungo per chi va a lavorare, per gli scuolabus, è complicato e difficile da gestire”.