Genova. “In Liguria i diritti civili delle bambine e dei bambini disabili sono stati sospesi. Bisogna che la Regione tuteli le 1200 famiglie genovesi i cui figli non riescono ad aver accesso alle cure in maniera tempestiva – come invece dovrebbe essere – creando un gruppo di lavoro composto da professionisti per organizzare una straordinaria risposta volta a ridurre le inqualificabili liste d’attesa”, lo dice il consigliere regionale Pippo Rossetti riferendosi ai pesantissimi disagi di fronte a cui si stanno trovano centinaia di famiglie che hanno bambini con disabilità al loro interno, in Liguria.
Secondo Rossetti, c’è un modo di risolvere il problema. “Per fare questo serve aumentare il numero delle prestazioni degli enti specializzati e assumere personale sufficiente per rafforzare i servizi territoriali. Queste le premesse per riorganizzare il settore della riabilitazione ambulatoriale dei disabili come da tempo è necessario realizzare”.
Secondo quanto sottolinea il consigliere regionale: “i genitori ad ogni tentativo di prenotazione si trovano di fronte una lista d’attesa di circa 1200 persone e chi deve fare riabilitazione logopedica o psicomotoria, non può. Così, se non si interviene in modo tempestivo e con un lavoro di equipe si cronicizza ciò che si sarebbe potuto risolvere e si riducono in modo irreversibile i processi di autonomia e di integrazione per i più gravi”.
“Si è lavorato per anni per ottenere la diagnosi precoce e oggi abbiamo 1200 bambini e bambine a cui non viene data la possibilità di curarsi. Un mancato servizio che ha ricadute sulle persone, sociali e anche economiche gravissime”, conclude Rossetti.