Lavoro

Leonardo, la Fiom è il primo sindacato: 55% dei voti e maggioranza dei delegati

Bonazzi: "Di fronte alla nuova rsu persistono le incognite di una ristrutturazione industriale che sta investendo"

manifestazione leonardo

Genova. Leonardo è il primo gruppo industriale italiano, operante nel settore dell’alta tecnologia, della difesa e della sicurezza. Genova è uno dei poli principali, con 1.620 dipendenti, tutti altamente professionalizzati. In questa realtà le elezioni della rappresentanza sindacale unitaria della settimana scorsa ha visto esprimersi i lavoratori in maniera compatta per la lista della Fiom Cgil.

“La Fiom conquistando oltre il 55% dei voti validi, ottiene la maggioranza assoluta dei delegati, 10 su 18, esprimendo anche il primo degli eletti, il compagno Luca Cavo, con 215 preferenze – si legge in un comunicato – risultati confermati anche nelle elezioni dei rappresentanti sindacali per la sicurezza, dove la Fiom a fronte di una maggioranza assoluta dei voti conquista 3 dei 6 delegati eletti”.

“Questa elezione conferma la bontà dell’impostazione della Fiom che in questi anni è stata in grado di diventare punto di riferimento sindacale anche per ingegneri e tecnici, in Leonardo come nelle altre aziende dell’alta tecnologia, diventando peculiarità del suo radicamento cittadino”, dice Stefano Bonazzi, segretario generale Fiom Cgil Genova.

“Questo risultato inoltre dimostra plasticamente come le posizioni espresse dalla Fiom di Genova abbiano trovato seguito tra i lavoratori del sito genovese – prosegue – la difesa dei lavoratori della Business Unit Automazione, portata avanti attraverso scioperi e manifestazioni significativi, l’opposizione alla parcellizzazione del sito genovese e la spinta per la definizione di missioni industriali chiare per il sito genovese sono solo le ultime iniziative che hanno caratterizzato l’instancabile attività dei nostri delegati”.

“Di fronte alla nuova rsu persistono le incognite di una ristrutturazione industriale che sta investendo il gruppo capital-statale e che probabilmente dispiegherà i suoi effetti nei prossimi anni. Alla luce di ciò i nostri delegati possono dare un’unica garanzia ai lavoratori di Leonardo: quella di continuare a operare con la serietà e la determinazione che li ha sempre caratterizzati, per difendere i posti di lavoro, le condizioni normative e l’insediamento industriale genovese”, conclude Bonazzi.

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