Richiesta

Italia Viva chiede di piantare le essenze arboree nelle aiuole e giardini del quartiere

"Dove sono state abbattute e non ancora sostituite, e non solo nei giardini Peregallo e in piazza Ponchielli"

lungomare pegli palme

Genova. Una mozione per chiedere la ripiantumazione delle essenze arboree a Pegli, in tutte le aree pubbliche dove sono state abbattute e non ancora sostituite, e non solo nei giardini Peregallo e in piazza Ponchielli.

A presentarla è stato il capogruppo di Italia Viva nel Comune di Genova Mauro Avvenente, quale primo firmatario, insieme alla capogruppo della Lega Nord Lorella Fontana e al consigliere della Lega Nord Davide Rossi.

La richiesta è rafforzata dalle firme che i cittadini hanno iniziato a raccogliere, una volta resisi conto che le attrezzature necessarie ad Aster per tagliare le piante aggredite dai parassiti, in particolare dal punteruolo rosso, e per eliminare il ceppo rimanente, sono ancora in loco dopo i lavori effettuati nei Giardini Peregallo e in piazza Ponchielli.

In questi due siti le palme del tipo Phoenix Canariensis sono state sostituite con altre del tipo Phoenix Washingtonia e Phoenix Dactylifera.

“Seguendo un ragionamento di pura razionalizzazione delle risorse e del lavoro delle maestranze Aster, viene richiesto l’impegno della giunta a proseguire il lavoro svolto nei Giardini Peregallo e in piazza Ponchielli anche nei vicini Giardini Fabrizio De Andrè, in via De Nicolay, in via Amerigo Vespucci e in viale Giorgio Modugno, prima che le attrezzature vengano trasferite in altre parti della città. In questi altri luoghi pubblici molte piante sono state abbattute, ma non è mai stato rimosso il ceppo rimasto”, dicono da Italia Viva.

“Naturalmente occorre agire nel rispetto delle linee guida tracciate dalla Soprintendenza ai Beni Paesaggistici, che individuano per il territorio pegliese la tipicità delle piante di arancio amaro, che andrebbero collocate in via De Nicolay, in via Amerigo Vespucci e in viale Giorgio Modugno, mentre nei Giardini Fabrizio De Andrè andrebbero collocate altre palme del tipo Washingtonia o Dactylifera”, conclude la nota.

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