Genova. Sin dal giorno della sua inaugurazione – il 14 maggio scorso – è stata al centro di polemiche e critiche, ma questa volta nei confronti della statua di Giorgio Parodi, cofondatore della Moto Guzzi, è scattata letteralmente una “shit storm”. Nella notte il marmo del monumento è stato imbrattato con escrementi e poi ripulito.
Nel corso della giornata è arrivata la rivendicazione di quel gesto: “La diffusione della mentalità fascista passa anche attraverso i simboli, e questa statua rappresenta uno sfregio per la nostra storia”, la motivazione che ha spinto Genova Antifascista a imbrattare la discussa statua di Giorgio Parodi, in uno slargo di Mura delle Battistine, nel quartiere di Carignano.
Gli attivisti, che hanno postato l’azione su Facebook, hanno poi lasciato sulla statua alcuni adesivi con il simbolo del movimento e alcune scritte che sottolineano il passato militare e colonialista di Parodi.
A sollecitare le polemiche, da mesi, è stata la decisione di raffigurare l’imprenditore con la divisa dell’aviazione con la quale partecipò come pilota volontario alla campagna di Etiopia.
Nella scorsa primavera anche Anpi e Genova Che Osa avevano pesantemente criticato la statua e la sua iconografia bellica. C’era stato anche il tentativo, vietato dalla questura, di organizzare una manifestazione davanti al monumento.