Genova. La mozione unitaria del centrodestra contro i totalitarismi, presentata oggi alla Camera, equipara l’assalto dei militanti di Forza Nuova alla sede della Cgil a Roma ai “disordini causati a Genova dai centri sociali legali dalla rete Indymedia durante il G8 del 2001“, come si legge in un passaggio del testo.
“L’assalto alla sede della Cgil portato avanti da esponenti di Forza Nuova costituisce non solo un grave atto contro l’ordine pubblico, ma anche un‘intollerabile lesione dei valori costituzionali del nostro sistema”, sostengono Lega, Forza Italia e Forza Italia. Ma “episodi di violenza simili non sono, purtroppo, sconosciuti nella storia recente del nostro Paese”.
E oltre ai fatti del G8 di Genova si fa riferimento “più recentemente alle devastazioni in seguito ad un corteo antifascista promosso dal centro sociale Kavarna di Cremona (25 gennaio 2015); al pestaggio da parte di una quindicina di esponenti dei centri sociali torinesi di due militanti del gruppo studentesco Aliud (12 novembre 2019); all’assalto contro il Comune di Torino, ricoperto di uova e vernice, e al rogo dell’effige del presidente del Consiglio (Torino, 10 ottobre 2021); alle violenze dei ‘No Tav’ contro le forze dell’ordine e i simboli delle istituzioni; alle decine di aggressioni ad esponenti del centrodestra e della sinistra parlamentare negli ultimi anni”.
La mozione, secondo quanto si apprende, impegna il governo a contrastare tutte le realtà eversive, senza escluderne nessuna: da quelle legate alla sinistra estrema a quelle dell’estrema destra, fino alle associazioni collegate al radicalismo islamico impegnate nella propaganda contro lo Stato di Israele.
Il documento richiama peraltro quello presentato ieri dal centrodestra in Consiglio regionale, un ordine del giorno fuori sacco che impegnerebbe la giunta tra le altre cose “ad affermare la cultura di una memoria condivisa che respinga i crimini dei regimi nazisti, comunisti, fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato come ribadito dal Parlamento europeo”. Il provvedimento non è stato messo subito in votazione perché i consiglieri di opposizione non lo hanno sottoscritto.