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Green pass e tamponi in farmacia, tra nuovo business e servizio è boom di prenotazioni

Farmacie sotto stress anche per i vaccini ma è sui test che ci si prepara a un aumento di richieste anche del 200%

Generico ottobre 2021

Genova. “Se vuole le faccio vedere la nostra agenda, quasi tutto preso da qui a novembre almeno, però ci stiamo organizzando e se il sistema non ci abbandona come è accaduto in passato, dovrebbe filare tutto liscio“. A parlare è la dottoressa Pastorino, titolare della farmacia della Nunziata, in via Bensa. All’ingresso, un cartello affisso su un manichino pubblicizza “tamponi green pass”, sintomo che in quell’agenda, forse, qualche buco si può ancora trovare.

E’ innegabile che per le farmacie private (e pubbliche) quello del rilascio dei certificati verdi – alla vigilia dell’obbligo del green pass per i lavoratori – sia un business. Anche se sui test e sulla loro lettura il margine di guadagno non è esorbitante, soprattutto nel caso di convenzioni e prezzi calmierati, è vero però che per questi esercizi la possibilità di effettuare tamponi aumenta il numero di clienti in circolazione e, con i “pacchetti” proposti, anche la fidelizzazione.

Come noto, per chi non è vaccinato o non ha contratto il virus, l’unica possibilità per ottenere la certificazione da domani sarà il tampone da presentare ogni 48 ore (72 ore se si tratta di tamponi molecolari). Per un lavoratore significa dover effettuare dai due ai tre tamponi in media a settimana. Oggi il bollettino della Regione riporta 2.893 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 5.272 tamponi antigenici rapidi. C’è chi ha calcolato un potenziale aumento di tamponi in Liguria, da domani, sarà anche intorno al 200%.

Generico ottobre 2021

Secondo Federfarma sono moltissimi i singoli utenti privati che hanno già fissato le sedute per i tamponi da qui a fine anno (il decreto green pass sarà in vigore fino al 31 dicembre). Per chi effettua più sedute nella stessa farmacia ci sono piccoli sconti. Più consistenti i prezzi praticati, invece, attraverso convenzioni a grandi aziende o enti (come i 6 euro stabiliti per i lavoratori comunali a Genova o per quelli dell’ex Ilva).

“C’è chi ha stanziato circa 450 euro da qui a fine anno – spiega Giuseppe Castello, presidente di Federfarma Genova – ci sono farmacie che eseguono anche 100 o 150 tamponi al giorno, altre fanno numeri molto più limitati, dipende dalla zona, dal personale, dal giro di clienti”.

Ma quanto costa? Il prezzo standard di un tampone rapido in farmacia viaggia intorno ai 20 euro. Prezzo che può scendere a 15 euro in caso di pacchetti. I 6 euro di alcune convenzioni sono praticamente un prezzo di costo, e il prezzo che avrebbe un tampone fai da te in vendita ad esempio nei supermercati oppure on line, ma che non consente di ottenere il green pass rilasciato invece dalle farmacie.

Di fatto le farmacie private e pubbliche – a Genova è presente una rete di farmacie riunite in un’azienda partecipata – sono entrate in tutto e per tutto a far parte della campagna anti covid, e non solo per i tamponi ma anche per quanto riguarda le vaccinazioni. Nel territorio della Asl 3, oltre alle farmacie comunali, sono 65 quelle private (50 a Genova città) che effettuano vaccini. Alcune nelle ultime ore hanno fatto registrare un notevole aumento delle richieste, dicono da Federfarma.

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