L’Italia viene da sempre definito un Paese di santi, poeti e navigatori. Questa espressione, tanto abusata quanto riduttiva per etichettare il nostro caro popolo nel mondo, in realtà risulta anche incompleta. Alle caratteristiche elencate, infatti, se ne dovrebbe aggiungere un’altra che forse più di tutte ci appartiene: vale a dire che siamo degli inguaribili innamorati della pasta! Non c’è occasione migliore di parlare di questo argomento, per noi italiani “pastasciuttari”, se non in questi giorni poiché sta per arrivare il World Pasta Day, vale a dire la giornata mondiale della pasta che da oltre 20 anni si celebra il 25 ottobre in ogni angolo del globo.
I dati sull’esportazione di pasta nel mondo
Com’è lo stato di salute di questo comparto cruciale dell’economia italiana? Tra i tanti dati che delineano un Paese fortemente legato alla pasta, al suo consumo e alla produzione in ogni angolo d’Italia, spiccano quelli relativi alle esportazioni di questo bene alimentare nel mondo.
Secondo una ricerca effettuata da Coldiretti sull’esportazione italiana di pasta nel 2020, è stato registrato un grande balzo in avanti per il nostro Paese. Lo scorso anno, nonostante sia stato contraddistinto dalla pandemia e dal conseguente blocco della crescita economica mondiale, l’Italia ha esportato pasta per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro, con un aumento percentuale del 16% rispetto all’anno precedente.
Sempre dallo stesso studio condotto della Coldiretti e basato sui dati dell’Istat, emerge che tra i Paesi che più apprezzano la pasta “made in Italy” spiccano gli Stati Uniti. E non poteva essere altrimenti, visti i tanti italo-americani che da un secolo vivono a New York e in molte altre città americane.
Volgendo lo sguardo al vecchio continente, tra i Paesi europei che più di tutti importano pasta dall’Italia figurano la Francia, la Germania e soprattutto la Gran Bretagna: gli inglesi, in particolare, hanno aumentato l’importazione di pasta italiana del 19% rispetto al 2019.
Anche in Italia il consumo di pasta è aumentato
Inutile negarlo: il lungo periodo di lockdown che ci stiamo faticosamente lasciando alle spalle ha inciso negativamente anche sui dati dei consumi alimentari degli italiani, con una flessione generale degli acquisti legati ai prodotti alimentari.
Tra le tante notizie negative che ci ha portato il Covid-19, ogni tanto ne spicca una buona che proviene dai dati sui consumi alimentari di pasta degli italiani nel periodo del lockdown, decisamente in controtendenza. Se è vero che negli ultimi anni gli italiani avevano perso l’abitudine di sedersi dinanzi a un piatto di pasta, magari perché in preda al lavoro fuori casa e al conseguente consumo di fast food, la costrizione a rimanere tra le quattro mura domestiche nei lunghi periodi di quarantena ha riabilitato il valore della pasta, tanto da far registrare un aumento degli acquisti nella grande distribuzione e non solo.
Andando oltre i numeri, negli ultimi anni si è assistito anche a un’incoraggiante tendenza che riguarda la qualità della produzione. Sempre più produttori prestano una maggiore attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.
La produzione di pasta artigianale
L’Italia si contraddistingue sia per i grandi marchi di pasta famosi in tutto il mondo sia per i piccoli laboratori disseminati in ogni regione. Quest’ultimi, in particolare, sembrano guidati da un unico grande obiettivo: valorizzare le produzioni locali e riportare in vita le varietà di pasta che un tempo trovavano posto nelle tavole delle famiglie contadine e che negli ultimi decenni erano andate perse.
La produzione artigianale, poi, in molti casi va a braccetto con la ricerca costante della qualità. Spesso le farine utilizzate sono prodotte da grani provenienti dalla filiera corta e riscoperti da agricoltori locali, e per di più coltivati senza l’uso di insetticidi a differenza delle produzioni estensive.
Il World Pasta Day e la spedizione di pasta
Tra qualche giorno sarà il World Pasta Day, la giornata internazionale della pasta giunta ormai alla 23esima edizione e che celebra il 25 ottobre (e nei giorni precedenti) questo alimento con una serie di iniziative che coinvolgono produttori, ristoranti e tutto il comparto alimentare in generale.
Visto il legame viscerale tra la pasta e gli italiani, soprattutto quelli che si trovano all’estero per motivi di lavoro o studio, ecco che alcuni servizi di spedizione aiutano coloro che desiderano far reperire pacchi contenenti prodotti alimentari, tra cui appunto la pasta.
SpedireAdesso.com, in particolare, è un’azienda 100% siciliana che fin dalla sua nascita si è distinta per la spedizione di pacchi a persone che per diversi motivi sono emigrate dalle loro terre d’origine. Una buona percentuale di queste donne e uomini proviene dal Sud Italia, terra foriera di grandi bontà gastronomica e una miriade paste, ma il fenomeno dell’emigrazione colpisce molte città italiane come Genova.
SpedireAdesso.com, in occasione del World Pasta Day, ha pensato a una promozione valida per tutto il mese di ottobre e che riguarda la spedizione di pacchi in Italia ed Europa. Inserendo il codice promozionale “PASTA5”, si otterrà uno sconto del 5% sulle spese di spedizione.