Tempi stretti

Genoa: il 3-5-2 non è più affidabile, centrocampo ancora troppo debole

Se le vicende sportive sono altalenanti, procede a gonfie vele l'insediamento della nuova proprietà

Genoa Vs Sassuolo

Genova. La partenza con il 3-5-2 di domenica contro il Sassuolo ha dimostrato che questo sistema di gioco non sia nelle corde di questo Genoa, soprattutto con i problemi legati a un centrocampo apparso in forte difficoltà.

Rovella è l’unico a tenere in piedi un reparto in cui Badelj sinora non si è dimostrato all’altezza, soprattutto fisicamente. Il trentaduenne croato sembra l’ombra del giocatore dell’anno scorso. Con Hernani fuori dai giochi per almeno due settimane, a causa di una lesione di primo grado all’adduttore lungo, le alternative si riducono. Touré proprio contro il Sassuolo, ha faticato parecchio: non sembra a posto fisicamente e scarseggia in personalità.

Non è andata meglio agli esterni: Sabelli è stato sostituito nel primo tempo proprio per consentire a Ballardini di cambiare modulo in corsa. Fares, pur avendo il merito del cross per la rete di Mattia Destro, ha messo più volte in difficoltà la sua squadra in fase di non possesso. Criscito ha dovuto fare gli straordinari per sopperire alle mancanze del compagno, soprattutto nel primo tempo, rischiando di fare brutte figure.

È andata molto meglio quando il modulo è passato al 4-2-3-1. La linea verde Cambiaso-Kallon funzionerà meglio se quest’ultimo riuscirà a diventare più concreto e a litigare di meno col pallone per la voglia di strafare.

Il tempo per trovare la quadra è sempre più stretto, vista la situazione di classifica e la vittoria del Venezia lunedì. La trasferta a Torino di venerdì e poi l’infrasettimanale alla Spezia non aiutano di certo. Le assenze neanche. Il recupero di elementi come Sturaro e Caicedo può diventare fondamentale. In questo inizio di stagione, in effetti, il Genoa è stato parecchio sfortunato a livello di intoppi fisici. Una squadra costruita in extremis e a preparazione già ultimata ne sta pagando le conseguenze in queste settimane. Ballardini ha avuto poco tempo per lavorare con tutti gli elementi a disposizione e il fatto che proprio i gol subiti siano così tanti ne è la dimostrazione.

Se le vicende sportive sono altalenanti, procede a gonfie vele l’insediamento della nuova proprietà: il fondo 777 Partners ha incontrato il sindaco Marco Bucci per parlare, a quanto ha riferito il primo cittadino, di investimenti. Tra i piani degli americani ci sarebbe un impegno sullo stadio, per renderlo un centro servizi molto più attivo anche durante la settimana. Sembra fatta anche per il nome del presidente: Alberto Zangrillo, primario dell’Unità operativa di anestesia e rianimazione generale al San Raffaele di Milano che non ha mai nascosto la sua fede rossoblù.

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