Rapallo. “Toti ha sempre intenzione di privatizzare parte dell’ospedale di Rapallo? Perché, visto che durante la conferenza di presentazione del bilancio ha parlato di ‘stop alla privatizzazione della sanità’, e che è tornato indietro sulla privatizzazione dell’ospedale di Cairo e di Albenga, chiediamo al presidente di ritirare la delibera di giunta del novembre 2020 che autorizzava l’Asl4 a riorganizzare parte dell’ospedale affidandolo in parte ai privati, e di dare seguito alle sue parole”.
Così il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi primo firmatario di un’interrogazione in cui chiede alla giunta se dopo le ultime dichiarazioni del presidente sulla sanità pubblica, intende ancora procedere con l’affidamento ai privati di parte dell’ospedale di Rapallo.
“La sanità ligure è di fatto bloccata, servono strutture efficienti e personale, e un investimento sulla sanità pubblica che deve essere centrale”, conclude il capogruppo del Pd.
A stretto giro, e con il consueto tono provocatorio, la replica del gruppo di Cambiamo in Regione. “Come sempre in ritardo e male informato su quello che accade nella sua regione, anche oggi il capogruppo del PD Luca Garibaldi è riuscito a scivolare su una buccia di banana parlando della privatizzazione di parte dell’ospedale di Rapallo” scrive il gruppo consiliare di Cambiamo! in Regione Liguria replica alle dichiarazioni del consigliere di opposizione.
“Garibaldi dovrebbe sapere – proseguono gli arancioni – che la delibera di cui parla è di fatto precedente alle diverse ondate della pandemia che si sono abbattute anche sulla Liguria. Alla luce del piano Restart, che vede investimenti per 24 milioni di euro entro fine anno, e delle risorse che arriveranno dal PNRR, l’ospedale di Rapallo sarà centrale per accorciare le liste di attesa che si sono formate per le prestazioni arretrate durante l’emergenza sanitaria, bloccando le ‘fughe’ fuori regione”.
“Questa è la priorità indicata dal presidente Giovanni Toti e da tutta la giunta regionale. Non sono segreti, ma piani resi ampiamente pubblici e sui quali, prima di fare dichiarazioni casuali giusto per avere un po’ di spazio, Garibaldi farebbe bene a informarsi. I liguri lo pagano, profumatamente, anche per questo. Quando parla poi di ‘sanità bloccata’ e della necessità di avere strutture efficienti e personale, vogliamo ricordargli che quella era la fotografia della Liguria che ci hanno lasciato in eredità i suoi compagni di partito. Impensabile che oggi possano travestirsi da vergini della politica, cercando di cancellare il pessimo ricordo che hanno lasciato agli elettori”, conclude la nota.