Genova. Chi si aspettava rendering e risposte, dalla commissione consiliare di oggi dedicata al progetto di riqualificazione della ex Mira Lanza, in Valpolcevera, è rimasto molto deluso. E alla riunione, sempre in videoconferenza, non solo non c’erano immagini su cui ragionare, sulle quali farsi un’idea, ma neppure un vero e proprio rappresentante dell’azienda che ha “inviato” in sua vece l’architetto genovese Pierandrea Ferrando a esporre quello (poco) che per ora si sa.
Tuttavia, rispetto al passato, qualche certezza in più l’ha fornita (salvo smentite) l’assessore allo Sviluppo economico Stefano Garassino. Sui tempi, innanzitutto: dopo il passaggio di proprietà dell’area, il 29 settembre scorso, alla società bergamasca Cospe, il 2 ottobre è stata presentata la Scia. Tra attesa dei permessi e altre questioni tecniche i lavori, dice Garassino, “dovrebbero iniziare intorno al 10 novembre, massimo metà novembre, questa almeno è la volontà dell’azienda”. Si inizierà, ovviamente, con le immani demolizioni e con le bonifiche dell’area.
Il 15 novembre, poi, sarà la prima data utile per una riunione con i sindacati sul futuro dell’area. “Per quel giorno Cospe avrà un’idea più chiara delle aziende che sono interessate a prendere uno spazio all’ex Mira Lanza e quindi si potranno fare ragionamenti concreti”.
Secondo l’architetto Ferrando, tra negozi, supermercato, uffici e altri servizi, l’ex fabbrica di sapone da 40mila metri quadri potrà dare lavoro a un centinaio di persone.
Sì, ma come? E’ noto che recentemente il Comune di Genova ha approvato delle variazioni alla normativa urbanistica in modo da consentire praticamente qualsiasi attività alla ex Mira Lanza. Ma l’iniziale promessa dell’amministrazione sul fatto che non ci sarebbero stati centri commerciali si è tradotta, col tempo, nel progetto di un supermercato al di sotto dei 1500 metri quadri. “Speriamo che sia un trasferimento di attività già esistente”, ha detto l’architetto rappresentante della nuova proprietà.
Ci sarà poi, secondo quanto emerso dalla commissione, una fila di negozi che affacceranno su via Rivarolo. Qui sarà demolito il muro di cinta dell’area e sostituito con alberi e aiuole. All’ex Mira Lanza spazio per aziende – si punta molto sulla logistica di alto livello – e uffici e impianti sportivi.
Non si esclude una struttura sanitaria anche se sembra piuttosto improbabile che venga realizzata una grande “casa della salute” come invece chiede da tempo il municipio Valpolcevera. “Anche perché quella che ci hanno promesso a Bolzaneto è ancora solo sulla carta”, dice il consigliere Vincenzo Lupia.
Altra certezza, o quasi. Le modifiche della viabilità: si cercherà di raddoppiare la larghezza di via Lepanto, con conseguente ampliamento del sottopasso ferroviario, per far defluire il traffico dei mezzi pesanti diretti alla nuova ex Mira Lanza e dirottarli da via Rivarolo. Inoltre sarà realizzata una nuova rotonda e parcheggi a disposizione del quartiere.
I consiglieri comunali dell’opposizione – soprattutto Pd, M5s e Lista Crivello – hanno criticato l’assenza di dettagli, in una fase in cui i lavori avrebbero dovuto già essere iniziati, e il mancato coinvolgimento del territorio. Oltre all’ipotesi che comunque sorgerà un nuovo supermercato in una zona dove nel giro di tre chilometri se ne trovano almeno dieci.
Garassino ha replicato che “fino a che le cose non sono definite è inutile coinvolgere il municipio – ha affermato – ma sono perfettamente a conoscenza delle esigenze del territorio e le ho fatte presente a Cospe, fermo restando che si tratta di un’area privata ed è chiaro che non si può realizzare un immenso giardino senza null’altro, l’operazione commerciale deve stare in piedi”.