Genova. La notizia è arrivata nei giorni scorsi, con la convocazione di una conferenza stampa prevista per lunedì mattina al Cap di via Albertazzi: “Usb, Unione sindacale di Base Lavoro Privato, presente ormai da molti anni nello stabilimento Acciaerie Italia di Taranto, entra oggi anche nell’impianto genovese con una propria rappresentanza”.
L’appuntamento a lunedì, che vedrà l’intervento del coordinatore nazionale del sindacato di base Francesco Rizzo, ha lasciato aperto l’interrogativo su chi sarebbe stata la figura a interpretare questa novità all’interno della fabbrica di Cornigliano.
La risposta a questa domanda è arrivata presto. Sarà Fabio Ceraudo, ex Uilm, consigliere comunale del M5s, insieme a Matteo Dellapianta, a rappresentare l’Usb nell’acciaieria genovese. Lo conferma lo stesso Ceraudo che era stato esautorato dal sindacato e costretto a dare le dimissioni come delegato di fabbrica per forti dissapori con la segreteria provinciale e regionale dopo gli scioperi e le manifestazioni di fine giugno.
“Sicuramente la decisione di entrare in Usb è frutto di ciò che accadde in quei giorni – dice – ma anche dello sciopero seguito ai quattro licenziamenti e al quale noi, come delegati e lavoratori, avremmo voluto partecipare tenendo una linea diversa da quella della segreteria, insomma l’ennesimo strappo verticistico ha però creato una situazione unica, grave e imbarazzante in un periodo peraltro così delicato per l’ex Ilva”.
Ancora non si sa quanti potranno essere gli operai a seguire Ceraudo e Dellapianta. A giugno erano stati 70 quelli che avevano consegnato la tessera della Uilm in solidarietà con il delegato. Il numero potrebbe essere più basso, ma anche più alto visto l’appeal che i sindacati di base stanno ottenendo negli ultimi tempi anche alla luce degli effetti dell’emergenza pandemica.
“Sicuramente vogliamo costituire un’alternativa” continua Ceraudo. La posizione e le proposte dell’Usb saranno svelate nel dettaglio lunedì alle 10.30 in conferenza stampa.