Svolta

Ex Ilva di Cornigliano, Ceraudo e Bellapianta entrano in Usb: “Frattura insanabile con una segreteria Uilm lontana dai lavoratori”

"I colleghi si domandavano come facessimo a stare ancora lì, quando ci hanno chiesto di non scendere in piazza per i colleghi licenziati"

Generico ottobre 2021

Genova. C’è soddisfazione nel sindacato Usb ligure che dopo essere entrato con forza nel porto di Genova con l’adesione compatta del Calp, come ha ricordato il coordinatore regionale Maurizio Rimassa, da oggi entra anche ufficialmente nello stabilimento ex Ilva di Cornigliano. Una svolta storica per il sindacato di base, che a Taranto è cresciuto molto negli ultimi due anni.

A fare il salto sono due ex rsu della Uilm, Fabio Ceraudo e Matteo Bellapianta, in rottura irreversibile con il segretario Antonio Apa. Difficile dimenticare le ultime dichiarazioni di quest’estate in cui il segretario della Uilm si dissociò dalla protesta indetta unitariamente dall’rsu contro la cassa integrazione dando dei “facinorosi” ai lavoratori, compresi i propri delegati, ma il clima era teso da tempo e il sindacato, neppure i vertici nazionali, sono stati in grado di ricomporre il conflitto.

“I colleghi sono molto solidali con la nostra scelta – spiega Fabio Ceraudo, a margine della conferenza stampa in cui ha annunciato l’adesione al sindacato di base – perché il sindacato lo fa la persona e lo fa il consiglio di fabbrica non lo fanno le segreterie ed è quel che noi vogliamo dimostrare con questo tipo di passaggio e cioè che il lavoratore si affida al proprio rappresentante e non alla sigla sindacale”.

“I colleghi hanno visto che noi ci allontanavamo sempre di più dalle scelte della segreteria – aggiunge Matteo Bellapianta – e si domandavano cosa ci fecessimo ancora lì. Quando sono stati licenziati i quattro lavoratori a Genova io e Fabio eravamo in piazza e la segreteria ci ha detto di tutto ma noi abbiamo detto che saremmo andati senza bandiera. Non potevamo non esserci perché si tratta di colleghi e che la segreteria ci dicesse che non dovevamo esserci per me è inconcepibile”.

Alla conferenza stampa era presente il coordinatore dell’Usb dell’ex Ilva di Taranto Francesco Rizzo: “Siamo in attesa dell’incontro che dovrebbe arrivare entro il 15 ottobre – ha spiegato Rizzo – ma le recenti dichiarazioni di Lucia Morselli sono preoccupanti perché da un lato si dice che verrà aumentata la produzione fino a 6 milioni di tonnellate dall’altro che però l’occupazione resterà quella attuale, quindi si produrrà di più con la stessa forza lavoro. Noi pretendiamo invece che se aumenta la produzione questo significhi più lavoro”

A Genova, dove “difenderemo l’accordo di programma” ricordano Ceraudo e Bellapianta, tra i temi resta caldi quello delle aree: “Le aree sono nell’accordo di programma e non sono un merce di scambio dove costruire l’ennesimo supermercato. Quelle aree al momento devono essere preservate in vista di un rilancio della siderurgia, poi se ci saranno proposte differenti si potranno valutare ma solo dopo esserci seduti tutti a un tavolo”.

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