Calma

Epidemia di virus respiratorio dei neonati? Ferrando: “Falso allarme, solo pochi casi. Ecco come prevenire”

Il presidente dell'associazione pediatri extraospedalieri ridimensiona la psicosi generata dal post di Fedez e rilanciata da alcuni giornali

neonato gaslini

Genova. Nessun allarme, nessuna epidemia, solo qualche ‘notizia’ un po’ troppo forzata ed enfatizzata per un problema che al momento non sembra sussistere. Stiamo parlando del virus respiratorio sinciziale dei neonati, altrimenti conosciuto come bronchiolite, che secondo alcune testate giornalistiche starebbe riempiendo i reparti degli ospedali pediatrici di tutto il paese: una notizia, questa, diventata quasi una fake news sanitaria capace di mettere in allarme migliaia di famiglie e facendo scattare una vera e propria psicosi.

“Da quando alcuni giornali sono usciti con questi titoli allarmistici – spiega a Genova24 Alberto Ferrando presidente dell’associazione pediatri extraospedalieri – ho ricevuto decine di telefonate di genitori giustamente allarmati e che per precauzione han deciso di non portare più i figli all’asilo. E allora sono andato a verificare, attraverso la rete nazionale di pediatri con cui monitoriamo gli andamenti delle varie malattie: a parte in Lombardia e in Veneto, dove sono stati verificati alcuni casi, in praticamente tutte le regioni italiane ad oggi non esiste nessuna situazione lontanamente paragonabile ad una epidemia. Tanto meno a Genova, dove per il momento si registrano un paio di casi”.

Ma da dove nasce questa vera e propria ‘cantonata’? Per ricostruire la catena dell’allarme bisogna fare un passo indietro, a quando il cantante e noto influencer (termine mai con in questo caso azzeccato) Fedez pubblica sul suo profilo instagram la notizia del ricovero della sua piccola figlia Vittoria al pronto soccorso per via di questo virus. Il tutto acconciato con inviti alla prudenza e raccomandazioni a “non sottovalutare la malattia”, citando frasi che riportano come gli ospedali italiani abbiano i reparti pieni di bimbi. Post subito diventato virale, tanto da finire anche su giornali e testate nazionali, con tanto di titoloni su epidemie già in atto. “Però non è così – rassicura Ferrando – sicuramente qualche caso c’è, è la stagione, è qualche caso in più arriverà visto che questo virus ci accompagna solitamente fino alla primavera, ma non bisogna alimentare questi allarmismi”.

fedez virus bronchiolite

La bronchiolite è una infezione delle vie respiratorie del bambino di età inferiore ai 2 anni causata da vari virus respiratori, soprattutto il VRS (Virus respiratorio sinciziale) ma anche da virus parainfluenzali che nei bambini più grandi causano una infezione delle alte vie respiratorie
“Non esiste allo stato attuale una prevenzione efficace. Non esiste un vaccino – spiega Ferrando –  Ma per non prendere il virus possiamo rafforzare le misure igieniche: soggiorno all’aria aperta, ventilazione dei locali, lavaggio frequente delle mani, cercando di evitare contatti con soggetti affetti”.

Solitamente il virus nei bimbi sopra i due anni si manifesta come un brutto raffreddore accompagnato da tosse; il problema diventa tale quando in casa c’è un fratellino o una sorellina di pochi mesi: “Il consiglio che posso dare alle famiglie con più figli è quello di far indossare la mascherina al maggiore quando è raffreddato in situazioni di gioco e vicinanza con il fratellino o la sorellina. Lo stesso potrebbe valere per i genitori, se malati con gli stessi sintomi”.

Ancora una volta il modo migliore per rimanere in salute è quello di stare all’aria aperta “Uscite, uscite, uscite. Far stare i bimbi, anche se piccoli, all’aria aperta con tutte le condizioni atmosferiche, ovviamente con il giusto equipaggiamento, è sicuramente una delle migliori strategie per rafforzare lo stato di salute del piccolo. Fa male stare in locali chiusi con tanta gente”. Ma non solo: “Per evitare che il vostro bambino prenda la bronchiolite – conclude Alberto Ferrando – lavatevi le mani prima di toccare o prendere in braccio il bambino e chiedete agli altri di fare lo stesso. Non toccatevi gli occhi, la bocca o il naso mentre accudite il bambino. Chiedete a chi starnutisce o ha la tosse di non avvicinarsi al bambino, di mettersi le mani davanti alla bocca e di lavarsi frequentemente le mani. O di indossare la mascherina. Pulite le superfici potenzialmente contaminate (seggiolone, giocattoli, maniglie delle porte). Non esponete il vostro bambino al fumo passivo”.

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