Gratitudine

Da Genova la cittadinanza onoraria agli “uomini del ponte” Salini e Bono, Grifo a Pettorino e Cozzi

Nel giorno della cerimonia per le Colombiane: "Sono uomini che hanno lavorato per la città, se lo sono meritato" le parole del sindaco Bucci

Generico ottobre 2021

Genova. “Sono persone che hanno lavorato per la nostra città e mi sembrava giusto, anche come messaggio alla città riconoscere chi si è dato da fare per noi”, così il sindaco di Genova Marco Bucci nel giorno in cui il capoluogo ligure conferisce la cittadinanza onoraria a Giuseppe Bono e Pietro Salini, i manager della ricostruzione del viadotto Polcevera, e il Grifo, la massima onorificenza concessa dal Comune di Genova, a Francesco Cozzi e Giovanni Pettorino, ex procuratore capo ed ex comandante del porto.

“Sono contento che queste scelte siano state condivise da tutti perché questi quattro uomini se lo sono assolutamente meritato, ma sono contento anche che tutto questo avvenga nel giorno della festa di Colombo” continua Bucci.

Onorato della cittadinanza onoraria Pietro Salini, ad Webuild, che in consorzio con Fincantieri, ha costruito il ponte San Giorgio. “Sono orgogliosissimo di essere diventato genovese, perché è una città meravigliosa, della partenza, dei viaggi e anche degli imprenditori che sognano e realizzano quello che gli altri non pensavano si potesse fare – afferma – credo che abbiamo fatto un buon lavoro come immaginavamo e la città in qualche modo ce lo riconosce, la sfida era enorme ma nel momento in cui ci siamo resi conto che il ponte cresceva bello e nei tempi abbiamo trovato una gran forza”.

L’ad di Fincantieri Giuseppe Bono aggiunge: “Questo riconoscimento, che idealmente voglio condividere con tutti i nostri lavoratori, ha per me un profondo significato perché corona un lungo percorso professionale speso per le industrie genovesi e liguri, che culmina nella costruzione del nuovo ponte San Giorgio – le sue parole – oggi quell’opera è testimonianza concreta del fare e, allo stesso tempo, di una nuova fase di sviluppo del Paese. E mi piace inoltre ricordare che il nostro impegno per Genova si concretizza in una serie di attività ad altissimo contenuto tecnologico, anche nel settore militare, nonché nella realizzazione nel cantiere di Sestri Ponente di alcune tra le più belle navi da crociera al mondo”.

Alla cerimonia parole commosse da parte dell’ex procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, il magistrato che ha lavorato per arrivare al processo sulla tragedia del Ponte Morandi, processo che prenderà il via questo 15 ottobre.

“Sono fiducioso, non posso dire altro – afferma Cozzi – ma intanto questo riconoscimento mi onora profondamente, come ho scritto al sindaco, il Grifo non è per me ma per l’idea che giustizia e dignità sono indissolubilmente legati nell’essere umane, il Grifo viene dato all’impegno nel restare vicini alle vittime, a tutelarne i diritti contro ogni discriminazione, speculazione e sopraffazione, dedico questo riconoscimento a tutti coloro che nella giustizia, nella sanità, nella scuola, nei servizi essenziali hanno compiuto il loro dovere con abnegazione sacrificando anche la propria salute nel momento in cui la più grande emergenza sanitaria della nostra epoca colpiva la nostra Genova, servire e essere utile agli altri con amore è la cosa più bella e vederselo riconoscere dalla propria comunità compensa ogni fatica”.

Tornando alle celebrazioni Colombiane e rispetto alle polemiche sul personaggio storico di Cristoforo Colombo nell’ambito e della cosiddetta cancel culture, le parole di Bucci: “Noi abbiamo intenzione di discutere questi temi ma apprezzo molto il discorso che ha fatto il presidente Usa Biden negli ultimi giorni equiparando il Columbus Day e la festa delle popolazioni native americane, non eliminando qualcosa ma attribuendo uguale significato, credo sia giusto così”. Il sindaco conferma che Genova ha deciso di ripristinare il Centro studi colombiano e “faremo in modo che da Genova parta un messaggio molto importante per quanto riguarda il valore di Colombo per quello che ha fatto anche come esempio per tutti noi, oggi”.

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