Genova. Liguria leader in Italia per numero di passeggeri movimentati sulle navi da crociera, Genova secondo porto italiano dietro Civitavecchia ma con Napoli a “braccarla” e a tentare il sorpasso nel 2022. E’ quanto emerso questa mattina a Savona durante la decima edizione dell’Italian Cruise Day, il più importante forum annuale per il comparto crocieristico. Un evento a cui hanno partecipato addetti ai lavori da tutta Italia e non solo, in rappresentanza delle diverse categorie professionali attive nel comparto.
Al centro dell’edizione 2021 la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della crocieristica, oltre alla ricerca di nuove soluzioni di vendita e soprattutto lo sviluppo delle navi in Italia e nel Mediterraneo.
IL REPORT: SAVONA SESTO PORTO ITALIANO
E’ stato Francesco Di Cesare, presidente di Risposte Turismo, ad illustrare i dati dell’Italian Cruise Watch 2021, il rapporto di ricerca con i dati aggiornati sul comparto e le previsioni per il 2022: “Nel 2020 prevedevamo una crescita di ulteriori 13 milioni di passeggeri rispetto ai numeri già da record del 2019, avevamo davanti quindi un comparto in salute. L’inizio del 2020 ha confermato le previsioni, poi è successo quello che sappiamo con l’arrivo del Covid. Nel 2020 le compagnie di crociera hanno avuto circa 6 milioni di passeggeri, con un crollo ai dati di 30 anni fa. Il 2021 è iniziato ancora peggio, poi la ripartenza ci ha permesso di migliorare e a fine 2021 dovremmo arrivare a 14. Numeri ancora distanti da quelli pre-pandemia, quando erano 30 milioni”.
Ottimo per la Liguria il dato dei primi 10 porti in classifica: Genova è seconda dietro Civitavecchia, Savona segue al sesto posto dopo Palermo, Bari e Napoli, chiudono la top ten Trieste, Monfalcone, La Spezia e Taranto. La Liguria è anche la prima regione italiana per numero di passeggeri (mentre per toccate nave il trono spetta alla Sicilia). “L’Italia inoltre è leader nel Mediterraneo, da molti punti di vista – ha spiegato Di Cesare – negli anni abbiamo calcolato anche tutta una serie di indici e percentuali che confermano questa leadership. Nella cantieristica (con Fincantieri a costruire 4 navi su 10), nel traffico e nella reattività. E nella top20 del Mediterraneo ci sono sempre dai 9 agli 11 scali italiani”. Una leadership già sottolineata in mattinata anche da MSC Crociere.
Certo, l’impatto del Covid è stato di quelli devastanti: il mancato contributo della crocieristica all’economia turistica italiana nel biennio 2020/21 è stato di 1,7 miliardi di euro, riferito esclusivamente alle spese dei passeggeri e non al resto dell’economia prodotta e movimentata dall’intera industria crocieristica. Una ricaduta che ha toccato soprattutto shopping, escursioni e attività ricreative, culturali e sportive. La ripartenza 2021 ha già riattivato 3,6 milioni di ore lavoro rispetto al crollo del 2020.
Quanto al 2022, “è particolarmente complicato e difficile da prevedere – ha ammesso il presidente di Risposte Turismo – Noi prevediamo 5,98 milioni di passeggeri movimentati (+118% rispetto al 2021), con 2900 toccate nave in più”. Il dato è frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 42 porti crocieristici italiani (rappresentativi del 73% del traffico nazionale in movimento passeggeri e del 70% delle toccate nave sul totale Italia), e tiene conto di altri fattori capaci di incidere sulle stime di traffico nel medio periodo, tra cui i possibili cambi negli itinerari delle navi durante la stagione, le condizioni meteomarine e l’occupazione media attesa delle navi.
“Ipotizziamo che Civitavecchia rimarrà il primo porto in classifica in Italia e nel Mediterraneo, con Napoli in forte recupero a superare il milione di crocieristi movimentati; Genova e La Spezia si contenderanno il terzo gradino del podio con 750 mila crocieristi. L’aumento previsto per gli investimenti nei porti è di 829 milioni di euro nel triennio 2022/24, soprattutto su infrastrutture, interventi di dragaggio e terminal (nel 2022 arriveremo a 50 in tutta Italia). In questo triennio 2021/23 sono previsti 77 vari di nuove navi, il 60% delle quali di piccole dimensioni con meno di 1000 passeggeri” conclude.
LA NAVE DEL FUTURO
In chiusura una monografia dedicata alla “nave del futuro”: una nave tecnologica, attenta all’ambiente e con spazi “multimodali” che cambiano. “Aumenteranno le navi piccole e quelle grandi, con una polarizzazione dell’offerta che esclude le taglie medie. Questo fornirà maggiori opportunità a destinazioni oggi considerate minori. Al centro rimangono comunque i turisti: le loro aspettative, la disponibilità economica, la quantità di tempo libero. Secondo noi è anche il caso di riflettere un po’ di più sulle relazioni tra compagnie, porti e territori: sono buone ma crediamo vadano intensificate. Infine una riflessione sull’intero comparto: funziona, è solido, ma ci sono alcuni elementi che andrebbero meglio chiariti e difesi. Crediamo che su questo fronte, con l’aiuto di tutti, si possa e si debba fare qualcosa di più”.
IL MINISTRO GARAVAGLIA: “Grazie all’esempio delle crociere ripartenze accelerate”
Presente anche il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, protagonista di un’intervista condotta proprio da Di Cesare. “L’esempio delle crociere è servito – ha detto agli operatori presenti in sala – Ora guardiamo con serenità al futuro, ma bisogna avere un minimo di memoria storica: lo scorso anno vedere che nonostante la situazione le navi da crociera giravano ha dato fiducia, vedere protocolli che funzionavano ha consentito di accelerare alcune ripartenze. Dimostrare nei fatti che ‘si poteva fare’ ha consentito di avere un’estate che è ripartita subito: non era così scontato”.
Il ministro ha anche illustrato le risorse previste per il comparto turistico nella nuova manovra del Governo: “Ci sono risorse importanti, 2,4 miliardi che con l’effetto leva diventano quasi 7. Permetteranno al settore ricettivo ‘allargato’, che include bed&breakfast, spiagge e terme, di aumentare la qualità, con 1,7 miliardi che vanno a incentivare le ristrutturazioni sull’efficienza energetica ma anche sull’accessibilità. E poi c’è una parte legata al digitale, fondamentale per vendere meglio il ‘prodotto Italia’: continuiamo a dire che siamo il Paese più bello del mondo, perché allora siamo solo quinti o sesti come destinazione? Perché c’è qualcuno che si vende meglio”.
“E anche la crocieristica dovrebbe riflettere su come caricare il proprio comparto sull’hub nazionale: più facciamo squadra e meglio è – è l’invito del ministro – Il settore del turismo è un mondo molto complicato, perché tutto è turismo. E si intercettano sempre più diverse tipologie, che si mescolano tra loro. L’attenzione al turista è fondamentale, perché il turista cambia: ci saranno sempre meno turisti che fanno un selfie e se ne vanno, e sempre più turisti ‘consapevoli’ che vogliono esserci, entrare nella comunità e capirla. Sono fondamentali le esperienze che fai fare al turista quando entri in porto. Insieme alla crocieristica ci sono l’e-bike o l’enoturismo: tutto si collega, i connubi sono fondamentali”.
I numeri, in ogni caso, permettono di guardare al futuro con ottimismo: “Non voglio ‘spoilerare’ l’Istat, ma oggi usciranno i dati sulla crescita del Pil e avremo una sorpresa positiva, con un dato del 6,1%. Questo perché c’è stata una fortissima crescita della manifattura quest’anno, ma anche perché pure il turismo finalmente ha avuto numeri importanti. Se riusciamo a proseguire su questa crescita avremo numeri interessanti. Ma come renderla solida e non un semplice rimbalzo? E’ fondamentale la percezione dell’Italia come uno dei Paesi più sicuri al mondo: siamo passati da una situazione di oggettiva difficoltà ad avere dati sulle vaccinazioni che ci collocano tra gli stati più sicuri. E un Paese più sicuro è più attrattivo. L’altro aspetto è quello degli investimenti: vedere che anche in questo settore c’è un investimento dedicato fa sì che questa crescita possa consolidarsi nel tempo e diventare strutturale, dando anche agli operatori la possibilità di programmare”.
TOTI: “Liguria pronta a raccogliere tutte le opportunità della crescita”
“L’industria crocieristica è una delle più importanti del Paese, una eccellenza a livello internazionale, e la Liguria ne è leader. Non è un caso che un evento così importante per il settore, dopo la fase più dura della pandemia, si tenga proprio a Savona, che del turismo crocieristico è una delle capitali a livello non solo italiano”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sull’Italian cruise day in programma oggi al Palacrociere di Savona.
“Non è un caso neppure che nel 2020, ancora in piena pandemia, proprio dalla nostra regione era ripartita la prima nave da crociera – aggiunge Toti – e che le compagnie che hanno scelto di investire in Liguria si siano confermate leader del settore, trainando il turismo con milioni di passeggeri. Le molte presenze nei nostri porti confermano un trend positivo: come è stato detto proprio questa mattina le previsioni per il 2022 parlano di una crescita del 118% dei passeggeri rispetto al 2021. Si tratta di cifre importanti che certificherebbero non solo una ripartenza, ma un vero e proprio boom: la Liguria ha tutte le carte in regola per farsi trovare pronta a cogliere al volo tutte le opportunità di crescita legate a questo mondo, come è stata pronta questa estate per una stagione turistica da record, grazie alla bellezza e al fascino della nostra terra certo, ma grazie anche alla campagna vaccinale che ci ha fatto apparire come una regione sicura”.
“Le principali città liguri – conclude Toti – si annunciano sold out per il ponte lungo dei Santi, così come i nostri porti si preparano ad accogliere chi vorrà visitare la nostra meravigliosa terra. Bella, anche fuori stagione”.