Genova. Il gruppo della Lega in consiglio comunale a Genova, martedì prossimo, presenterà in aula rossa una mozione che pone l’accento sul caso del palazzo del Campasso acquistato da un privato e dato in affitto a una cooperativa che si occupa dell’accoglienza di migranti.
Nella mozione firmata dai consiglieri del Carroccio si impegnano il sindaco e la giunta “a farsi parte attiva affinché le autorità competenti non tengano in considerazione, per quanto attiene ulteriori insediamenti di accoglienza, via Campasso e le aree limitrofe, già fortemente provate e che, anzi, meritano una maggiore attenzione volta ad una riqualificazione del proprio ambito sociale e urbano“.
In sostanza, questa volta è andata così ma adesso basta. Che poi è quello che avrebbero chiesto anche i cittadini del quartiere, perlomeno quelli riuniti nel battagliero comitato del Campasso.
La questione è ormai da un paio di giorni sulla punta della lingua di diversi esponenti politici della Lega dopo che, inizialmente, era stata la maggioranza giallorossa che governa il municipio Centro Ovest a occuparsi di raccogliere le istanze del quartiere. Una zona, il Campasso, che chiede di non essere tacciata di razzismo ma che si trova senza gli anticorpi per accettare di buon grado nuovi cambiamenti.
Nella mozione della Lega lo si descrive come una zona “fortemente interessata da continui, importanti fenomeni migratori e con un tessuto sociale molto fragile sotto molti aspetti”. Da capire se durante il consiglio comunale di martedì prossimo il testo sarà sposato anche dalla minoranza di centrosinistra e dal M5s.
Nel frattempo il municipio Centro Ovest, con il presidente Michele Colnaghi e il capogruppo Amedeo Lucia, insieme al comitato di quartiere del Campasso, ha chiesto un incontro al prefetto di Genova per avere chiarimenti sullo stato attuale delle cose e rassicurazioni sul futuro.