Genova. E’ stato il protagonista indiscusso della nuova stagione di controlli e manutenzioni sui viadotti e le gallerie autostradali spesso mettendo la politica di fronte a scelte difficili e impopolari, ma oggi il suo ruolo è cambiato, dopo la ‘promozione’ a responsabile del Provveditorato interregionale per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata.
Parliamo di Placido Migliorino, il super ispettore del Mims (ex Mit), che in questi ultimi anni ha ispezionato tutte le grandi infrastrutture della rete autostradale ligure, portando alla luce molte situazioni di degrado di ponti e gallerie e mettendo nero su bianco le mancanze delle manutenzioni e sugli adeguamenti alle norme di sicurezza. E dando il via, in questo modo, ad una serie di interventi, spesso in urgenza, che di fatto hanno tamponato la grave situazione della rete viaria ligure.
Un lavoro enorme e puntuale, svolto senza guardare in faccia nessuno, tanto da vedersi affibbiato il soprannome di ‘Mastino’, come rivelato da alcune intercettazioni emerse durante l’inchiesta sui report falsificati dei viadotti: “La mia priorità è la sicurezza – sottolineò a Genova24 in più occasioni – mi rendo conto che i cantieri mettono in difficoltà la viabilità ma se certe opere sono in queste condizioni non possiamo far finta di nulla“. Non si contano i provvedimenti presi a seguito delle sue ispezioni, tra limitazioni di carico, interdizioni al traffico e divieti: tra le più recenti l’interdizione al traffico dei viadotti Valle Ragone e i lavori di adeguamento in extremis delle gallerie della A10. Ma non solo: limitazioni arrivarono dopo i sopralluoghi sui più importanti viadotti della rete ligure, le cui condizioni precarie emersero dopo i reportage di Genova24, come per i viadotti Campodonico, il Recco, il Sori e la rampa di accesso dei Genova Est.
Ma oggi le sue competenze sono state richieste altrove, con un incarico di prestigio, quello dei provveditore, in regioni grandi e dotate di opere enormi e importanti come quelle liguri. Non sono poche però le voci che vedono in questa mossa un ‘allontanamento’ dal fronte caldo, anzi rovente, della politica infrastrutturale italiana: “Ma il mio lavoro in Liguria non è finito – sottolinea a Genova24 Placido Migliorino – mi sono reso disponibile a continuare a lavorare su Genova e lo farò: dobbiamo terminare il lavoro per gli adeguamenti di sicurezza del nuovo ponte San Giorgio e verificare ancora che gli interventi prescritti siano stati eseguiti”.
Il suo ultimo impegno in Liguria è stata la prova di rottura di alcune tipologie di travi usati per i viadotti della A6: “Abbiamo verificato che possono resistere a una pressione che risulta il doppio rispetto a quanto richiesto dalle prove di carico di omologazione dei viadotti”. Una buona notizia, finalmente? “Sì, perché è una tipologia di impalcato molto diffusa in Liguria ma non solo, certo è che come tutto, queste opere sono capaci di grandi resistenze se non vengono abbandonate ma tenute in buone condizioni“. Una lezione che in a Genova abbiamo imparato, sì, ad un prezzo altissimo.
Ma il cambio di stagione, forse, è già avvenuto. Quando chiamiamo l’ispettore per chiedere se a seguito delle immagini delle copiose infiltrazioni d’acqua verificatesi e documentate per le gallerie della A26 durante gli ultimi nubifragi, sarebbe tornato in Liguria, ci risponde da Bari: “Si le ho viste, ma no, non sono stato chiamato per verifiche ulteriori”, anche se, fonti qualificate di Genova24, parlano di prossimi monitoraggi urgenti richiesti da Roma dopo la pubblicazione di quelle immagini che hanno fatto il giro del paese. “Gli interventi che abbiamo richiesto in questi mesi – sottolinea Migliorino – sono stati interventi tampone per sistemare una situazione di grave pericolo, ma sono interventi che hanno una scadenza, e le manutenzioni e i lavori devono continuare”.
E come lo stesso Migliorino ebbe modo di dirci in diverse occasioni, per una messa in sicurezza accettabile di interventi ce ne vorranno tanti, quantificabili in quasi dieci anni di lavori costanti e puntuali. Ma, forse, a questo punto, la lunga stagione di manutenzioni che ancora abbiamo davanti non vedrà tra i suoi protagonisti nel ruolo di inflessibile controllore Placido Migliorino, il ‘Mastino’, che con la sua competenza e il suo lavoro, visto il repertorio di disastri liguri, ha sciuramente salvato delle vite.