Genova. Per coprire i buchi nel servizio extraurbano causati dall’assenza degli autisti sprovvisti di green pass, in questi giorni Amt sta utilizzando anche bus turistici delle aziende private, le stesse che effettuano le linee scolastiche previste dal piano straordinario legato al Covid. Una misura d’emergenza varata soprattutto nei primi giorni dall’entrata in vigore del certificato verde obbligatorio, mentre adesso, da quanto riferisce l’azienda, la situazione sta gradualmente tornando alla normalità.
Tecnicamente si tratta di servizi di noleggio con conducente che comunque non rientrano nell’accordo sul trasporto scolastico, finanziato fino al 23 dicembre con fondi del ministero dei Trasporti. Quest’ultimo prevede dal lunedì al venerdì 40 vetture in ambito extraurbano e 35 sulle linee urbane, ma Amt assicura che “non c’è stata alcuna riprogrammazione delle corse” perché le navette non sono state intaccate. Quindi i privati chiamati a sostituire gli autisti senza green pass sono fornitori esterni che vengono pagati dall’azienda stessa con risorse proprie, nell’ambito di un accordo parallelo di cui non si conoscono i dettagli.
I mezzi vengono attivati in caso di necessità su situazioni particolarmente critiche, in numero variabile da un giorno all’altro: all’inizio erano 4-5 pullman, oggi sarebbero solo 3. Sul servizio extraurbano, a differenza di quello urbano, non sono previste riserve e quindi è difficile far fronte a forfait dell’ultimo minuto: per questo Amt ha chiesto un’ulteriore disponibilità ai privati. All’esordio del green pass obbligatorio erano ben 61 i cartellini mancanti, domani saranno solo 17, segno che buona parte degli “irriducibili” si sta mettendo in regola per lavorare.
La novità però non piace all’Ugl, sindacato da subito contrario all’applicazione del green pass: “Su questi autobus gran turismo la salita e la discesa non è per nulla agevole, specialmente per le persone anziane. Inoltre, non essendo dotati di obliteratrice di fatto effettuano corse omaggio, visto che i conducenti non sono abilitati a effettuare controlli su biglietti e abbonamenti. Nonostante la deroga dell’editto governativo, appare curioso che un mezzo vietato dalla motorizzazione e non idoneo a tale servizio sia spensieratamente usato per scopi diversi. E appare curioso che i nostri colleghi autisti debbano sottostare a regole e controlli severi, anche sanitari, mentre loro godono di soluzioni meno impattanti”.
Nel mirino del sindacato anche “l’uso massiccio dello straordinario” per colmare le lacune, anche se l’azienda assicura che i turni extra attivati sono assimilabili a quelli necessari per potenziare il servizio in occasione di eventi o manifestazioni. Gli autisti Amt non vaccinati possono fare il tampone a prezzo ultra-calmierato (6 euro) nelle farmacie comunali, ma sono state attivate anche convenzioni con altre farmacie e istituti di analisi.
“Il problema però è che spesso non si trova posto in farmacia, oppure sono chiuse quando i colleghi escono dal lavoro – ribatte Roberto Piccardo, segretario di Ugl Amt Genova -. Non era forse meno dispendioso e più utile dotarsi di un dispositivo per effettuare in casa i tamponi al costo di 2,50 euro ciascuno, come avevamo proposto? Invitiamo l’azienda a dotarsi di un’attrezzatura per dare la possibilità a tutti i lavoratori di esercitare i diritti previsti dalla Costituzione”.