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Terzo Valico, Cgil Liguria: “I lavori non possono fermarsi”, Cisl: “E’ il teatro dell’assurdo”

I sindacati salutano con favore le parole della viceministra Bellanova sul Terzo Valico ma si augura che non restino auspici

Cantiere terzo valico maggio 2018

Genova. Cgil Liguria saluta con favore le parole della viceministra Bellanova sul Terzo Valico ma si augura che non restino auspici, perché i lavori devono ripartire rapidamente in sicurezza. “E’ impensabile che si strumentalizzino centinaia di lavoratori che non possono lavorare e siano costretti alla cassa integrazione in un progetto finanziato e di rilevanza nazionale perché ritenuto indispensabile per lo sviluppo dei tre porti, visti anche i finanziamenti previsti dal Pnrr e fondo complementare per gli scali di Genova, Savona e La Spezia- affermano Fulvia Veirana, segretario generale Cgil Liguria, Laura Andrei, segretario generale Filt Cgil Liguria e Federico Pezzoli, segretario generale Fillea Liguria -. Sul Terzo Valico purtroppo si sta consumando un conflitto tra General Contractor ed impresa affidataria che rischia di scaricare le contraddizioni del sistema sui lavoratori e quindi sul territorio”.

L’esistenza del conflitto, relativo peraltro a questioni inerenti alcune lavorazioni nei cantieri tra Liguria e Piemonte, conferma che il tema generale degli appalti pubblici è innanzitutto un tema culturale su cui vi è ancora tanta strada da percorrere, secondo il sindacato.

“Il Terzo Valico è un’infrastruttura fondamentale per il rilancio dell’economia ligure, quindi il cronoprogramma non può subire ritardi”, aggiungono i sindacalisti. “E’ sicuramente positivo l’intervento tempestivo del Governo per cercare di dirimere questa criticità e quindi evitare che i cantieri si fermino e che il rinnovo infrastrutturale della Liguria veda ancora una volta un ritardo non più sostenibile – concludono -. L’ennesima opera incompleta sarebbe intollerabile soprattutto alla vigilia dei tavoli dedicati al Pnrr per la condivisione delle opere strategiche in Liguria. Chiediamo al presidente Toti l’apertura di un tavolo urgente che veda presente il Commissario e tutti i soggetti coinvolti a tutela del lavoro, della sicurezza e per ribadire con forza l’urgenza dello sviluppo infrastrutturale della nostra regione”.

Sul tema anche l’intervento della Cisl. “Basta davvero col gioco delle parti, le dichiarazioni, le frenate e le fughe in avanti. I lavori del Terzo Valico sono ormai il teatro dell’assurdo: un’opera che tutti, a parole, dicono di volere, fondamentale per il porto e per l’intera regione, ma non solo per la Liguria. Un’opera che ha i finanziamenti a disposizione e che si ferma perché 300 lavoratori vengono messi in cassa integrazione. Per cosa? Perché il General Contractor e l’impresa realizzatrice sono in conflitto tra loro. Ringraziamo il viceministro Bellanova per le parole dette ieri, ma ci aspettiamo qualcosa di più: ci aspettiamo che il Governo faccia sentire la sua voce e faccia in modo che si componga il dissidio con tutta la forza che ha. I lavoratori e il territorio hanno terminato la pazienza già da un pezzo”, spiegano in una nota il segretario generale della Cisl Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale della Filca Cisl Liguria Andrea Tafaria

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