Genova. Un’ora e dieci di spettacolo in un posto che è esso stesso un “personaggio”: I Conviviali sono tornati, dopo l’esordio di luglio, a proporre “Strazio e delizia” a Forte Santa Tecla.
Tre le opzioni per assistere allo spettacolo itinerante in scena sino a domani, 5 settembre: 18,30-19-19,30 (gruppi massimo di 30 persone). Prenotazione obbligatoria al 3933963345 o su www.iconviviali.it.
Dicevamo appunto Forte Santa Tecla, arroccato sulla collina che sovrasta San Martino, è la marcia in più di questa proposta, divendando scenografia naturale insieme al panorama cittadino per la varie “stazioni” in cui il pubblico assiste ad alcune scene tratte da opere di Carlo Goldoni.
Si sorride grazie a una carrellata di donne e uomini che raccontano l’adulazione, la gelosia, l’amore, la finzione e la sincerità nei sentimenti, l’importanza del denaro anche nelle relazioni, l’avarizia.
Parrucche bionde (di Alice Bevilacqua) e costumi (Anna Alunno) rievocano l’epoca goldoniana in cui la donna spesso e volentieri sa ciò che vuole, con una consapevolezza che all’epoca era rivoluzionaria. Le attrici della compagnia I Conviviali interpretano appieno, con gesti, espressioni e movenze, questa rivoluzione, spalleggiate da attori ugualmente all’altezza, con una menzione particolare per Don Ambrogio, l’avaro che si ritrova con la nuora vedova e notevole peso economico da sopportare. Questi gli interpreti: Raffaella Augugliaro, Martina Beccaro, Alice Bevilacqua, Francesca Boero, Giampaolo Campanella, Paolo Derba, Edoardo Mambilla, Christian Palo, Federico Risso, Sara Vallebuona).
Ogni scena è introdotta e termina con la musica dei fiati di Diego Artuso (tromba), Filippo Cantarella (viola e flicorno) e Davide Corso (sax).
La regia di Iula Rossetti sfrutta tutte le opportunità offerte dai vari angoli del forte, con scene sia all’aperto sia tra le arcate della struttura, che sembrano quasi fatte apposta per uno spettacolo così. Coloratissime ed essenziali le scene di Enrico Musenich realizzate da Paolo Derba.