Genova. Nuova manifestazione in piazza De Ferrari a Genova per dire no alle “classi pollaio” e no al green pass: a organizzarla è stata la piattaforma sindacale dei Cobas di Genova insieme al gruppo Priorità alla scuola che riunisce insegnanti e genitori attivi fin dai tempi del lockdown per combattere il ricorso massiccio alla Dad e chiedere il ritorno alla didattica in presenza.
“Il governo ha pensato bene tramite l’operazione green pass di creare una frattura e di approfittarne per imporre sanzioni senza precedenti come la sospensione dello stipendio fino al licenziamento – ha spiegato Elisabetta Bianchi dei Cobas -. Siamo tutti per la tutela della salute e della vita, che vuol dire prenderci tutti la responsabilità di limitare i contagi, anche vaccinandoci e continuando a usare la mascherina. Questo invece è un modo che può autorizzare forme liberticide e autoritarie come le sanzioni utilizzate con l’operazione green pass”.
La manifestazione, alla quale ha partecipato una trentina di persone, è servita a preparare lo sciopero generale dell’11 ottobre indetto dai Cobas per la scuola in tutta Italia. Tra gli obiettivi la riduzione del numero di alunni per classe, l’assunzione di tutti i docenti con 3 anni di servizio e dei collaboratori Ata con 2 anni di servizio, investimenti per l’edilizia scolastica e il trasporto pubblico, il rinnovo del contratto nazionale, l’opposizione alla “didattica delle competenze addestrative, che ha prodotto solo analfabetismo cognitivo”, sì alla vaccinazione volontaria e no al green pass.
Il 30 settembre si terrà un’assemblea in piazza Sarzano. “Incontriamoci in presenza per confrontarci e ascoltarci su questi temi – è l’invito del sindacato -. Il protagonismo di ciascuna e ciascuno di noi è fondamentale per costruire solidarietà e vivibilità e preparare insieme lo sciopero dell’11 ottobre nelle nostre scuole”.