Puzzle

Parcheggio di interscambio a Quarto, Comune avvia la nuova progettazione per salvare i giardini delle Campanule

Gli uffici tecnici del comune al lavoro per ridisegnare l'area. Soddisfatti i residenti: "Ma aspettiamo il progetto definitivo"

giardini 8 marzo

Genova. Una nuova linea progettuale che riesca e riprofilare i margini del dell’area interessata per salvare verde e campi sportivi ed evitare di ricorrere agli espropri di alcune abitazioni della zona. Queste sarebbero le indicazioni del Comune di Genova per il nuovo parcheggio di interscambio previsto dal nuovo Pums presso gli spazi adiacenti a via delle Campanule a Quarto alta.

L’intenzione dell’amministrazione civica è emersa durante la commissione dedicata ai nuovi assi di forza della mobilità pubblica, dove si è affrontato anche il delicato tema dell’area di sosta adiacente a corso Europa che, secondo i progetti iniziali, sarebbe dovuta sorgere al posto dei giardini 8 marzo e i campi sportivi adiacenti: un’area con circa 250 stalli di sosta costruiti su una struttura ex novo al posto dell’attuale tombinamento del rio Castagna.

Ma, secondo quanto emerso dalla commissione, gli uffici tecnici del comune avrebbero ricevuto indicazioni di ridurre il più possibile l’impatto di questa nuova piattaforma logistica, limitandola nell’area più adiacente alla grande arteria cittadina oggi non utilizzata insieme un piccola porzione della copertura del piccolo torrente oggi occupata da alcuni campi da tennis. Secondo le prime ipotesi, non si dovrebbe quindi toccare l’area verde gestita da alcune associazioni anche di quartiere.

Soddisfazione da parte dei comitato e dei residenti, che dopo lo scampato pericolo della rimessa di Amt, erano tornati sulle barricate per difendere il loro parco dal nuovo progetto: “Aspettiamo di vedere la progettazione definitiva – sottolineano – siamo ovviamente contenti di questa apertura da parte dall’amministrazione civica, e potrebbe essere una nuova vittoria dei cittadini che uniti sono stati capaci di organizzarsi e fare sentire la propria voce compatta”

La risistemazione urbanistica dell’area in questi mesi è stata oggetto di forti tensioni politiche e sociali, visto che in quell’area verde, nata con l’edificazione del quartiere come compensazione,  finanziata da chi aveva comprato casa nella zona e oggi gestita da associazioni di cittadini, era inizialmente prevista la nuova autorimessa dei nuovi filobus previsti dal piano della nuova mobilità pubblica. Una scelta che aveva trovato fin dalle prime ore centinaia di cittadini contrari, con tanto di manifestazioni, raccolte firme, e strascichi politici a livello municipale. Poi la svolta del Carlini, con il cambio di direzione da parte di Tursi che aveva deciso di ‘approfittare’ delle esigenze di riqualificazione del vecchio campo sportivo per ‘piazzare’ a San Martino la rimessa di Amt. Ora resta il tassello del parcheggio di interscambio, che dovrebbe completare il faticoso e complicato puzzle della gestione urbanistica relativa alla nuova viabilità del levante cittadino.

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