Genova. Settimo sabato consecutivo in piazza per il movimento no green pass a Genova. Anche oggi circa 500 persone si sono radunate in piazza De Ferrari con un presidio iniziato intorno alle 17 e un lungo corteo – regolarmente comunicato alla Questura – che ha invaso le strade del centro fino alla prima serata. “In questa piazza non ci sono violenti“, hanno precisato da subito gli organizzatori.

Al grido di “libertà, libertà” e chiedendo le dimissioni di Toti e Draghi con un nuovo striscione, i manifestanti hanno sfilato verso la stazione Principe dove però si sono tenuti alla larga dal cordone di polizia posto a presidio dell’ingresso, in evidente segno di dissociazione rispetto al blocco del 1° settembre annunciato dal canale Telegram nazionale Basta dittatura che aveva causato apprensione dal punto di vista dell’ordine pubblico.

Poi la contestazione si è spostata verso l’Università di Genova dove, come in tutti gli atenei italiani, dal 1° settembre viene chiesto il green pass a studenti e lavoratori per accedere ai locali. Presa di mira ancora una volta la sede de Il Secolo XIX e in generale i mezzi di informazione bollati come “venduti”.

Il programma iniziale prevedeva in realtà un corteo fino alla sede Rai di corso Europa, ma la Questura non ha approvato il percorso perché avrebbe bloccato una strada di scorrimento veloce. L’appuntamento è per martedì prossimo in piazza Paolo Da Novi, dove si terrà l’assemblea organizzativa del gruppo Libera Piazza Genova per decidere le iniziative da mettere in pratica sabato prossimo.

 

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