Genova. Si sono messi dei cappucci bianchi in testa e coperti con lenzuoli fino ai piedi e hanno sollevato e letto cartelli con scritte frasi d’odio che sono state pronunciate nei loro confronti da personaggi noti e meno noti, da Giovanni Toti che li avrebbe definiti “i nostri talebani” ad anonimi sanitari che avrebbero augurato ai no vax la morte in terapia intensiva.
E’ cominciata con un flash mob in piazza De Ferrari l’ennesima manifestazione dei no green pass che ogni sabato pomeriggio si vedono in piazza De Ferrari per dire no all’odiato lasciapassare verde, simbolo per loro di ogni discriminazione e ingiustizia.
In piazza oggi circa 400 persone che da piazza De Ferrari intorno alle 18.30 si sono mosse in corteo scendendo per via XX Settembre fino in via San Vincenzo per protestare sotto la sede di Confindustria accusata di utilizzare il green pass per licenziare liberamente, alla sede della Uil, in quando in quanto i sindacati sarebbero dei “cagnolini” servi del potere, fino a piazza della Vittoria dove c’è la sede dell’ordine dei medici, accusato dai no vax e no green pass “che da quasi due anni perseguita chi – scrivono i no green pass sulle loro chat – in scienza e coscienza si impegna per curare e i malati e dire la verità”.
Davanti alla sede dell’Ordine i manifestanti hanno urlato: “Assassini, ci hanno lasciato morire senza cure e ora dicono che è colpa nostra”.